Roba che non si può ascoltare di giorno.

Sarò brevissimo. Qui un -ascoltate e stop- sarebbe il modo migliore di dire la cosa.

Sole e Mad Sweet non vanno d'accordo. Ciò succede da quando il monicker Boduf Songs ha fatto la sua comparsa, 10 anni fa, entrando in punta di piedi nel mondo del cantautorato più isolazionista, minimale e sonnolento. Da allora, le cose sono cambiate ma non troppo. Lo slowcore dei primi eccelsi lavori non è scomparso, per niente. E neanche tutto il fare ipnagogico della sua musica. Si è solo messo ad aggiungere, a rendere meno rarefatto ma ugualmente etereo il suo suono.

A quest'album ha portato la strada intrapresa dal 2008, anno del bellissimo "How Shadows Chase the Balance". Nuovo senso di espansività, tappeti di elettronica sfocata ed elegante, percussioni che accompagnano senza fretta un'incedere lento e bellissimo. Tutto con la sua summa in "Modern Orbita".

Ascoltatelo prima dell'alba.

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