Su Tyler, The Creator (nato Tyler Okonma, classe 1991), si potrebbe scrivere tutto e il contrario di tutto.

A descrivere le sua attitudine, i concetti espressi ed il vaneggiamento stravagante che accompagna la sua musica, i suoi videoclip, la sua linea di abbigliamento e tutto ciò che la sua mente lo spinge a creare, si rischia di restare confusi, di farsi venire dei grossi mal di testa, o di esaltarsi nell'interrogativo di cosa potrebbe celare ogni nuova trovata del 24enne californiano.
Non ultimo, il lancio di Golf Media. Applicazione a pagamento per smartphone, a detta sua, utile al mantenere un rapporto più stretto e controllato con i suoi fans in termini di streaming di notizie, condivisione di contenuti in tempo reale e live-blogging, scindendo dagli odierni social-network che lui detesta, ma che assiduamente usa ed ha usato, negli anni passati, per promuovere i suoi progetti.

Ma Tyler, si sa, ama contraddirsi.
Ama cambiare idea ogni cinque minuti. Ama soprattutto creare musica che dia sottofondo a questo suo continuo contraddittorio. E neanche dopo tanto tempo dall'aver dichiarato di avere chiuso con il rap o con la musica in generale, perché "stanco del music-biz" e contrario al voler essere inserito nel "grosso scatolone dell'Hip-Hop", piazza senza preavviso Cherry Bomb, quarto full-length in sette anni, destinato a spiazzare ancora una volta il suo pubblico e non solo. Perché? Andiamo con ordine.

La prima cosa che si percepisce ascoltando l'album nella sua interezza è la piacevole e illuminante innovazione che ha colpito la musica di Tyler ed il suo modo di comporre. Cherry Bomb è lontano anni luce da Bastard, agli antipodi di Goblin, figlio (ma illegittimo) di Wolf.
Maturità compositiva che coincide con la notevole caratura artistica degli ospiti chiamati in fase di registrazione in un conseguente rendere omaggio a tutti gli artisti che hanno influenzato Tyler, come la leggenda Charlie Wilson e Pharrell Williams, su tutti.

A ciò si accompagnano dei testi che sono la naturale trascrizione dell'ego di chi canta. Ci sono sempre i "fag", i "fuck this-fuck that" e l'umorismo tipicamente black, ma c'è anche tanta, tantissima positività (altra differenza con gli album precedenti); c'è volgarità a grandinate, c'è voglia di ribellione, ma ci sono anche pseudo romanticherie e discorsi spensierati, ebbrezze di un artista che sembra essere finalmente contento -parole sue- di ciò che la sua vita gli offre.

Cherry Bomb è così un collage lirico-musicale che fonde neo-psichedelia, elettronica e jazz, ad alternative rap infuso di divagazioni rock, jingle da pop-radio e cori femminili dal retrogusto soul. La voce di Tyler è spesso alterata o modificata, questo può forse non piacere a tutti, ma il risultato finale è decisamente convincente. Ammalia per potenzialità sonore e arrangiamenti (sebbene una produzione non eccelsa) e diverte per intenti e slogan. E con "diverte" mi rivolgo specialmente a chi conosce Tyler ed il suo personaggio, artistico e non.

Dai richiami rockeggianti ai N*E*R*D* di "Deathcamp", al piacevolissimo episodio "Find Your Wings", vera e propria mini gemma risuonante di jazz e lounge-bar music, ricamata di sax e xilofono, passando per il terremotante wall of sound noise/electro della title-track, abrasiva ed elettrica. Ci sono il softcore sonico di "Blow My Load" e la frenesia di "Run", farcita di bassi e campionamenti. Chi scrive non ha apprezzato particolarmente la traccia "Smuckers", che ha come ospiti entrambi Kanye West e Lil Wayne (!!!), capitolo che tuttavia non stride con l'andamento eclettico del disco. "Fucking Young" è soave e altrettanto lo è "Okaga, CA"; due tracce morbide e melodiche, specialmente la seconda, posta a conclusione di un disco pieno di spunti e soluzioni stilistiche intelligenti, che scorre piacevole dall'inizio alla fine.

Desiderate ricercatezza sonora, amate la musica senza ristrettezze di genere o volete semplicemente un album che vi diverta, stupendovi? Cherry Bomb è il disco che fa per voi e che resterà a lungo fra i vostri ascolti.

Un saluto ai lettori di Debaser!

Carico i commenti... con calma