Se ultimamente sei un po' nervosetto hai beccato il suggerimento che può fare per te. Guarda come te la vendo bene.
Se è proprio la parola nervosetto a darti sui nervi, dopo chiediamo agli editor di cambiarla, stai tranquillo, non ti agitare, tieni bevi.

Prima di tutto la cosa da fare: ascoltare il disco.

E con una riga blu ho già dato un quasi senso alla pagina. Guarda come te la vendo bene.

La musica, bravo. Io prima di tutto so che mi piace ascoltarla. Secondo di tutto so che mi piace suonarla, più di ogni cosa esistita od esistente al mondo, sesso orale incluso, e Pietà di Michelangelo inclusa, e pure le patate ripiene di Poormanger sono incluse.

So poi, di quelle volte che mi metto a parlarne. E lì faccio un casino, lì mi mischio con tutti i ciccioli di carne del mondo e comincio a fare gli esempi, e comincio a dire tante cose che forse d'istinto eviterei. Seguendo l'istinto, per esempio vi risparmio la parte in cui presento i cari Blue States, in cui li introduco e parlo delle loro origini, del come mai fanno questa musica da chi l'hanno rubata e in quale studio è stata registrata e come è stato ottenuto il suono di quel rhodes (forse con un RHODES? DIO LADRO?).
E magari mi evito anche di parlare di musica una volta tanto, visto che si fa un attimo a scambiare le canzoni con la musica. Queste dodici canzoni sono anzitutto una compagnìa, canzoni perfette nel loro sport. Se poi mentre ascolti Metro Sound ti aspetti che da un momento all'altro spunti una modella in bianco e nero che sfila per una pubblicità della Martini, ti fa tanto schifo? Se Studio 20 è una delle emozioni più intense che io abbia provato di notte mentre indossavo dei Jeans (bisogna sempre aggiungere particolari per stabilire nuovi Guinnes) che ci posso fare? E se Only Today gliel'hanno prestata i Broadcast che problema c'è. Tanto hanno tirato fuori Season Song. E cosa c'è di più coerente che non mettere nemmeno un cazzo di merda genere. Niente, niente di più coerente. Ma sopratutto quanto è comodo.


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