Impossibile non farsi trasportare nella potente onda emotiva di questo disco. Da ascoltare al buio ad occhi chiusi, possibilmente.

The Serpent’s egg nasce a distanza. Brendan Perry e Lisa Gerrard non sono più una coppia ma in ogni caso ci regalamo un bellissimo capolavoro.

Non ci sono molte parole per descrivere una voce ammaliante come quella di Lisa Gerrard.

The “ host of Seraphin” apre il disco introducendoci in un mondo rarefatto di meravigliose sensazioni uditive. Esoterismo e esistenzialismo nella sua voce calda, cristallina e femminile fino a dare il passo al cupo vigore di Brendan Perry in “Severance” forse la traccia più melodica del disco.

L’uso degli strumenti è più scarno essenziale in questo disco, le percussioni spesso accompagnano il ritmo cadenzato delle voci che sono sempre in primo piano in tutte le tracce.

Già i titoli come “The one eyed are kings” o “Chant of the Paladin” evocano sensazioni lontane ed ancestrali.

Lisa e Brendan si alternano quasi a farci sentire la loro separazione in ogni traccia, così come la bellissima copertina minimale che rappresenta un fiume che divide la terra ma poi si ricongiunge in un unico fluire magico.

Un lungo viaggio scarno fatto da neinie psichedeliche che lavorano nell’inconscio, nel buio, nella notte.

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