Questa recensione è quasi pleonastica, perché lo sapete già che Terminator Genesys è come la Corazzata Kotionkin. Se non siete neurolesi e non avete 16 anni, allora lo avete visto, (se lo avete visto...) per pura curiosità nostalgica o perché non avevate realmente un cazzo di meglio da fare, non certo perché siete stati ispirati dal trailer o dalla sinossi. Ma lo si era già capito: il mondo di Terminator non c'è più, sommerso dai passaggi di mano da una casa di produzione all'altra, perso nel limbo di pre-produzioni abortite e riavviate, impantanato in paradossi temporali stucchevoli e noiosi.

In Terminator Genesys i produttori han messo dentro di tutto: dal modello T-101 al T1000, dal futuro, al passato fino ai giorni nostri, da Cortana a Google. E alla fine noi ci ritroviamo con un film come tutti gli altri, quasi un B-movie sotto steroidi: sceneggiato con la fantasia e la creatività di un pantografo, inzuppato di FX tutto sommato poco speciali, farcito di luoghi comuni e dialoghi stra-sentiti. E attori di merda, perché tra l'incapace mascellone che fa John Connor, il gabinetto che interpreta Kyle Reese e la sciaquetta Sarh Connor non saprei a chi dar fuoco prima.

E Schwarzenegger? Praticamente inutile; non è più un cyborg, ma un bolso e gonfio vecchio che con voce stentorea infila paroloni pseudo-scientifici uno dietro l'altro, tira pugnacci a caso e prende un sacco di botte. Fa battute, smorfie, è come un vecchio nonno premuroso e 'mbriacone che gira con un lanciagranate in mano. Ma si può vedere una cosa del genere in un Terminator? Decisamente no..

Con Genesys la produzione si è sforzata di demolire quello che James Cameron ci aveva insegnato, ovvero che le macchine sono esserei freddi e spietati che dominano un mondo reso sempre più cupo dalla tecnologia. Dimenticatevi tutto. Se prima Skynet era un'invisibile e oscura minaccia che incombeva sull'umanità, ora è diventata un sosia androgino di Cortana che fa triti e ridicoli discorsetti apocalittici e su come l'umanità sia inferiore e bla bla bla... Stessa storia per i cyborg, che da macchine perfette diventano chiacchieroni e barbosi villain complessati e dallo spessore pari a quello di un foglio di carta (fa eccezione il T-1000 che però si vede solo per 3 minuti...). In pratica viene a cadere la netta differenza tra la carne e la macchina che costituiva uno dei pilastri dei due episodi storici; si porta avanti l'atteggiamento deleterio di Terminator Salvation, che pure come film è forse meglio riuscito, se non altro perché servito da attori degni di questo nome.

Tutto da buttare? Praticamente sì; la lotta contro Skynet è ridotta alla frenetica necessità di fare saltare in aria qualcosa, imbracciando nel contempo un'arsenale impressionante di pistoloni e fucilazzi che purtroppo non ha nulla dell'ignoranza che caratterizzava i primi episodi. Le scene spaccaossa si riducono a una noiosa corsa sul ponte di San Francisco, che è in pratica una crasi tra l'inseguimento con l'autogru di Rise Of The Machines e la caduta ritardata da un ponte di un qualche Spiderman a caso.

In definitiva, lo sforzo di riavviare il franchise, di dare un senso alla presenza di Schwarzenegger e di mungere ancora il brand ha portato a un risultato che, pur incassando parecchio, non dice assolutamente nulla e anzi sputtana definitamente tutto ciò che è stato fatto in 30 anni. Era in qualche modo prevedibile: Il Terminator originario è iconicamente basato sulla presenza fisica dell'ex Mr. Olympia e concettualmente fondato su di un terrore della macchina che, filmicamente parlando, col tempo si è trasformato in un refrain da operetta (c'è da dire che non ho ancora visto Ex Machina e magari mi sbaglio...) . In assenza di menti geniali e di soluzioni visive all'altezza, la serie va per forze di cose a morire lentamente. Ha senso questo accanimento terapeutico? Questo saranno i produttori a deciderlo, ma sarà solo una questione di conti; intanto, due sequel sono già in cantiere.

Rifaccio la domanda: tutto da buttare? Ni; se proprio dobbiamo scegliere qualcosa, allora scelgo le scene del vecchio film dell'84 rifatte a nuovo. Perché si inizia dove inizia tutta la serie, col Terminator inviato ad uccidere Sarah Connor, e quindi ritroviamo il primo T-101 che gira nudo, Reese che ruba le scarpe al supermercato etc.. Con sviluppi purtroppo sostanzialmente differenti. Le scene rinnovate sono comunque fatte molto bene (lì sì che gli FX funzionano..) e a loro modo emozionanti. Ma solo perché ricordano agli spettatori della mia epoca cosa fu, e cos'è ancora, il vero primo Terminator, che dopo trent'anni si è a dir poco perso per strada. Quindi, per quanto mi riguarda, più che a una Genesi questo nuovo episodio fa pensare piuttosto a un De Profundis.

Anche se tralasciamo la vena nostalgica, rimane la fredda realtà; questo film è uno come tanti, un mediocre diversivo in una notte d'estate, una produzione imprenditoriale più o meno di successo. Sarebbe stato bello vedere nell'ultima scena, al posto della telefonata che annuncia il sequel, James Cameron che dice “I'll Be Back...”

 

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