Parlare degli Innocence Mission mi rende sempre molto felice. È un gruppo che amo e seguo oramai da vent’anni, da quando scoprii la splendida voce di Karen nei due featuring dell’album Ophelia di Natalie Merchant.

Gli Innocence Mission sono una band a conduzione familiare formata da Karen e Don Peris sono di Lancaster, Pennsylvania e sono stati scoperti sul finire degli anni '80 nientepopodimeno che da Joni Mitchell che, successivamente, ne ha affidato la direzione artistica al marito Larry Klein.

I primi due dischi della band, prodotti appunto da Klein, non sono tuttavia eclatanti. Bisogna infatti attendere “Glow” del ’95 perché cominci quel processo di sottrazione musicale che li ha condotti fino all’attuale “Sun on the square” di cui vi voglio parlare oggi.

La proposta musicale degli Innocence Mission è un folk minimale colorato qua e là da qualche arco (suonato dai due figli adolescenti Anna e Drew), registrato in casa, scritto interamente da Karen ed arrangiato da Don. A questa soluzione musicale va aggiunta la cifra della scrittura di Karen, capace di un una profondità lirica assolutamente fuori dal comune che, anche in questo album, continua a commuovere per incisività, nonostante il campionario di parole sempre molto semplice ed immediato.

Per esempio, la title track:

Sun on the square.
My brother there
walks along and will not fall,
he will not fall.

Light on the faces,
light on the buildings,
one and all,
he will not fall,
he will not fall.

The possible noon hour, the bells,
the lemon-colored clang on the rooftops,
footsteps in the sun.
Let it ring out into the air-
let there be more kindness in the world.
And he may be the one,
he may be the one.

Impossibile non riconoscere la forza espressiva di queste poche righe; come si crei attorno alle parole e alle note un grande senso di speranza e commozione.

Karen tramite la sua voce e Don con quel suo tocco chitarristico sempre gentile sono bravissimi a portarti nel loro mondo e a creare un senso di empatia profondissimo.

Il disco è pieno di quadretti di questo tipo. Sun on the square è un disco che guarda fuori: agli alberi, alle case, alle persone e intanto ti dice: ce la possiamo fare! E’ un disco pieno di temi di cui io sentivo il bisogno.

Questa volta di loro si è anche interessata la Bella Union di Simon Raymonde (Cocteau twins) che li distribuisce in Europa. Non ci saranno tour, Karen e Don non amano allontanarsi dalla famiglia.

Scopriteli nei loro dischi più belli: “Birds of my neighborhood”, “My room in the trees”, “Hello I fell the same”.

Carico i commenti... con calma