Ok, riavvolgiamo.

Un disco ruvido, vecchio, consumato. Un disco chiaro, abbagliante, buono, brutto e cattivo. Un disco facile, a tratti difficile, non so bene.... Un disco atipico, atemporale, spesso impalpabile.

Un disco strano, techno, ambient, non possono andare d'accordo.... Un disco lungo, veramente lungo, in dormiveglia, spesso cupo, da incubi. Un disco per ballare che non si può ballare, asciutto, semplice, forse troppo, forse troppo difficile, o forse troppo noioso. Un disco ispirato, cos'è che non va ?

Un disco scarno, suoni rovinati, bassi, c'è di meglio in giro. Un disco unico, essenziale. Si, oppure no? io non saprei. Un disco in bilico, tra bellezza e grottezza. troppo in bilico forse, l'unica certezza è Ageispolis, ma il 5 per la bilicità non glielo leva nessuno. Un disco essenziale per il suo non essere essenziale. Ecco, non mi avete (giustamente, chiedo perdono) pubblicata l'altra recensione ?

Beccatevi questa allora, e se i vostri pareri de-lettoreschi della recenzione oscillano l'ago da "schifezza" a "bella recensione", allora vi do un aiutino io per indirizzarvi, questa è una recensione biiiiiiiip biip. (modestia a parte).

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