Uh-oh! Ci fanno notare che questa recensione compare anche (tutta o in parte) su "I 500 dischi fondamentali del rock" del Mucchio Extra.

NWOBHM, acronimo impronunciabile che sta per new wave of british heavy metal, movimento musicalenato sul finire del decennio dall'unione tra l'hard rock classico di Deep Purple e Black Sabbath e la rabbia del punk. Capofila di tale scena, gli Iron Maiden, ensemble londinese guidato dal bassista Steve Harris. Una formula inconfondibile, la loro, fatta di repentini cambi di tempo, melodie epiche e assolo a due chitarre basati sugli intervalli di terza, che trova il suo primo e migliore componimento in questo esordio del 1980, in cui alla voce troviamo ancora Paul di Anno, più avanti sostituito da Bruce Dickinson.

Il migliore manifesto di un sound ben presto divenuto autoreferenziale e stereotipato, ma che almeno qui è sorretto da una vena compositiva di buon livello. Lo dimostrano titoli quali "Prowler", "Running Free"o "Phantom of the Opera", apprezzati anche da chi, come me, odia il metal. Sinceramente di metal riesco a sentire solo i Pantera, i Metallica e gli Iron Maiden, il resto secondo me è tutta m...a.

ded to: masahiro. . e tutti i rosiconi di DeBaser. . . la prova del nove è per strada. . .

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