Scarlet’s Remains è il nome di una band che, seppure sia piuttosto recente, è già possibile annoverare nell’Olimpo del death rock di stile californiano. Formatisi nel 2003, a Los Angeles, sin dagli esordi hanno subito destato vivido interesse e accesso una speranza: l’attesa e il desiderio che il death rock (ma pure il gothic rock, in generale) non sia “Dead And Buried” (Alien Sex Fiend docet), ma che è, invece, ancora possibile ammirarne meravigliosi esempi. La line-up iniziale della band è già un ensemble di nomi pregevoli e ben noti della scena statunitense, quali Johann Schumann - compianto bassista di tante formazioni goth rock (tra cui ricordiamo, soprattutto, i Christian Death del primo periodo Valor, Shadow Project e Mephisto Walz), scomparso prematuramente all’età di 61 anni, nel novembre 2020 - e Tony Havoc (ex batterista di Fear Cult e Vodoo Church), a cui si deve la formazione degli Scarlet’s Remains. Si aggiungeranno, nel 2004, anche eveghost (da scriversi, assolutamente, senza l’iniziale in maiuscolo), che entrerà a far parte del gruppo in qualità di cantante, e Benn Ra (ex chitarrista delle Diva Destruction, dei Mephisto Walz e di Frank The Baptist), che sostituirà il chitarrista uscente Brian Elizondo (ex Vodoo Church). Nel 2006, quando Johann Schumann lascerà, definitivamente, la band, vi entreranno a far parte Barry Galvin (ex Christian Death, del primissimo periodo Valor, e padre dei Mephisto Walz) e Marzia Rangel (già violoncellista e bassista del progetto dark cabaret The Deadfly Ensemble di Lucas Lanthier, in seguito parteciperà al lavoro del 2006 di Monica Richards “InfraWarrior” e, nel 2009, al bellissimo disco dei Faith And The Muse “: Ankoku Butoh :”).

L’ingresso degli Scarlet’s Remains nella scena death rock californiana è dirompente e di impatto: nel 2005 pubblicano, per la teutonica Dark Dimensions/Alice in…, l’omonimo “Scarlet’s Remains”, dove già Barry Galvin (noto anche come Bari Bari) figurava, in qualità di produttore e ingegnere del suono. Proprio con questo debutto, la band assesta un colpo da maestro, presentandosi al mondo attraverso un pregevole biglietto da visita. L’album è, infatti, un graffiante e ruggente capolavoro in stile death rock, in cui la voce sferzante di eveghost tuona e riecheggia senza pietà. Si inizia, egregiamente, con “That Was A Lie” e “Far From Paradise”, per poi approdare ad uno dei pezzi più riusciti di tutto questo lavoro, ovvero “Metall Heiligenschein”. Cantanta in tedesco, inizia, maestosamente, con un acuto di eveghost, che dischiude l’ingresso a un potente universo, le cui atmosfere, frenetiche e incalzanti, strabordando nell’altrettanto movimentata e successiva “Fear Not”: un'altra perla. Si prosegue con “Circular Thoughts”, sesta ricchezza di questo album. Essa, ci dimostra quanto la band non sbagli nemmeno un colpo, confermando, di nuovo, la propria maestria. Finora, infatti, è una congiunzione di splendidi colpi, messi con grande savoir-faire, uno dopo l'altro, precisamente in buca. Proseguendo tra le tracce che articolano la seconda parte di questo lavoro, gli Scarlet’s Remains continuano sulla retta via (quella del death rock) intrapresa, presentando gemme quali “Behind Another Door” e “Your Drug”, ultimo approdo prima della vera conclusione, rappresentata da una hidden ghost track (dal minuto 20:55 della tredicesima traccia) che è un’incursione sonora in backward masking dove, nell'ultima parte, gli stimoli elettronici, simili al rumore della digitazione di un numero sulla tastiera del telefono, vengono intervallati dalla frase “Nothing has changed”. Nel 2007 gli Scarlet’s Remains pubblicheranno un altro lavoro affascinante e degno di nota, ovvero “The Palest Grey”, prima di svanire nelle nebbie del silenzio. Assieme a Bari Bari, eveghost parteciperà al progetto Purnama, di cui è possibile ascoltare il brano “Friggavisur” sulla compilation di artisti vari: “New Dark Age (Vol. 4)”. Nel 2009, con Marzia Rangel e alcuni membri di The Deadfly Ensemble e Mephisto Walz , eveghost fonderà i Christian Vs. Warhol, prima di piombare, ancora una volta, nell’ombra.

Tracklist:

01 That Was A Lie

02 Far From Paradise

03 Martyr Complex

04 Metall Heiligenschein

05 Fear Not

06 Circular Thoughts

07 Baghdad

08 1492

09 Behind Another Door

10 Hope Against Hope

11 The Bitter Pill

12 Your Drug

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