Per l'essere umano il fuoco ha determinato e rappresentato l'evoluzione dallo stato brado a quello civilizzato. Chi riesce a possederne la fiamma originaria detiene forza e potere. Rubare il fuoco per scoprirne l'essenza è un desiderio atavico, mitologico, magico, un desiderio che prima o poi ogni essere umano sa di dover soddisfare...

Tutto ciò è insito nel nome di questa band, The Fire Theft (il "furto del fuoco"), formazione nata dalla dissoluzione dei Sunny Day Real Estate, una formazione emo-core di culto nella Seattle degli anni '90 di cui l'ottimo DIARY (Sub Pop) è l'opera più conosciuta ed apprezzata. The Fire Theft sono quindi il caratteriale Jeremy Enigk, testi e voce, William Goldsmith alla batteria e Nate Mandel (ex-membro dei Foo Fighters) al basso.

Quest'omonimo primo lavoro è stato realizzato dal produttore-bassista Brad Wood (già con Tortoise, Smashing Pumpkins, Red Red Meat, Veruca Salt e Liz Phair) per la pugnace etichetta americana Rykodisc, label dove, tra tutto il ben di Dio che propone, troviamo una buona parte del catalogo di Frank Zappa.

Con The Fire Theft eccovi un riuscito passaggio di testimone (con una fiamma come nella staffetta d'inaugurazione per le Olimpiadi) tra la generazione rock dello scorso secolo (!) e quella contemporanea, tra armonia ed emozione, tra conciliazione e potenza, tra gioia e tormento. Io, quale attempata rockettara che ne ha sentite di tutti i colori, ne sono rimasta gradevolmente folgorata.

Un progetto ambizioso, questo. Difficile al primo ascolto. Ma se insistete sarete ricompensati. Le liriche, cantate dalla splendida voce di Enigk, che parlano d'irragiungibile fiducia e mesta consolazione sono sorrette da una superba musica senza tempo che sfida i limiti del progressive e s'addentra nelle sinuosità psichedeliche anni '70, grazie ad un'intimista scrittura musicale frammista ad un sound orchestrale ed imponente. Queste sono splendide, ampie ed innovative prospettive estetiche, che commuovono anche per merito di un'impareggiabile padronanza del suono. Il progetto The Fire Theft è un tributo, dal lieve gusto radiohediano, a numi tutelari quali Pink Floyd, Genesis, The Who, ma anche a piccole divinità minori quali i dimenticati Wishbone Ash. Ora siete sconcertati da tutte queste coordinate, vero? Niente paura. The Fire Theft non ustiona, al limite brucia con calde e rischiaranti vampate, tra cui spiccano alte le avvolgenti Chain (il singolo apripista dell'album), Summertime e Houses, tre composizioni che già da sole basterebbero per illuminare questo disco.

Da alcune interviste si trae la conclusione che Enigk e amici non si fermeranno qui. Anzi, secondo loro questo è solo il primo capitolo di un percorso in salita verso un panorama dal gran respiro internazionale. Quindi è il momento giusto per scoprire il potenziale di questa band, ora, in quest'istante in cui la sua luce è ancora candida, fulgida ed ardente.

Spero che i The Fire Theft siano consapevoli che giocare con il fuoco è rischioso, e che potrebbe condannarli inesorabilmente nel rogo inquisitorio del marketing musicale. Intanto voi non lasciateveli sfuggire e godetevi questa loro prima fiammata. Non ve ne pentirete. Promesso.

Elenco tracce testi e video

01   Uncle Mountain (04:03)

Oh, I can hear you talking
Or doing all the walking
I'm stuck here in the middle
At war with good and evil

I can hear you talking
I'm doing all the walking now
And change ?your?(all)? advice, we'll
Believing you can fly


Rhythm of mind
Don't want to spend my time
Being afraid of dying
I really want to be good

Drowned in a world of pity and sorrow
Then a burst within the light
What was I looking to find?
Run along to the sea

I want love
If love wants me

I want God
If God wants me

Just can't hold on to what I believe

02   Waste Time Segue (01:02)

03   Oceans Apart (04:15)

04   Chain (03:43)

Chain
I feel the words falling in a rhythm
I see the wind bearing its decision to never give in
I’m amazed
I hear the words form some kind of silence
When the world falls into violence
We’ll never give in
Chain
I see the world falling in a rhythm
I feel the wind bearing its decision to never give in
I’m afraid
I hear the words form some kind of silence
When the world falls into violence they’ll never give in
Chained in silence
The rhythm of violence
Change all around us
Change in everything you see
I’m amazed
I see the world in a revolution
Within the darkness a solution
We’ll never give in chained in silence
The rhythm of violence
Change all around us
Change in everything you see

05   Backward Blues (02:46)

06   Summertime (04:01)

07   Houses (03:14)

08   Waste Time (04:15)

09   Heaven (04:12)

10   Rubber Bands (04:01)

11   It's Over (04:01)

12   Carry You (04:22)

Carry you in my breath
I'm going nowhere waiting for the future to begin
Every single step is just another reason to forget who I've become
Carry you with all my regret
How can you change your mind after all the dreams that we once shared
When will I disappear into the day's design
Ever being always seeing never dying
Like a random rain cloud that passes the sky
Just moving on
Carry me in your breath
I'd never needed anything but love


Broken love
Carry me with all your promise
How can I turn away after all the things that we once shared
Never wanted to throw it away pretending that you were never my friend
I can no longer stumble around reaching for a dream that could have been
When we will disappear into the days design
Ever being always seeing never dying
Like a random rain cloud that passes the sky
Just moving on

13   Sinatra (14:49)

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