Una delle cose che apprezzo del punk 77 è la grande quantità di band "minori" che sono spuntate in quegli anni in giro per il mondo, band che pur essendo poco conosciute in molti casi non avevano niente da invidiare ai gruppi più famosi.
E' il caso dei Kids che, se fossero nati in Inghilterra e non in un posto del cazzo (musicalmente parlando) come il Belgio, probabilmente oggi sarebbero ricordati affianco a nomi del calibro di Sex Pistols, Damned, Clash e Buzzcocks.

I Kids del cantante e chitarrista Ludo Mariman e dei fratelli Danny e Eddy De Haes (rispettivamente basso e batteria) sono stati infatti una grandissima band punk rock che avrebbe meritato decisamente più successo, anche al di là della loro patria dove erano considerati un vero e proprio fenomeno di culto almeno all'interno della comunità punk, e che fra alti e bassi continua a suonare tuttora.
Il loro esordio omonimo, uscito nel 1978, è un disco davvero ottimo che miscela punk rock settantasettino chiaramente influenzato dalla scena inglese (Damned e Pistols su tutti) e rock'n'roll: basso in primo piano, chitarra sferragliante e grezza pronta a macinare riff rock'n'roll, batteria minimale e voce roca e urlata sono la miscela di questa gemma minore del punk 77.
L'album inizia davvero col botto, con tre pezzi eccezionali sparati uno dopo l'altro che  lasciano a bocca aperta e che non a caso sono stati ristampati in compilation dedicate al periodo come "Bloodstains across...": "This Is Rock'N'Roll" uno brano punk'n'roll degno di stare fra i migliori pezzi punk rock di sempre, "Do You Love The Nazis?" e "Bloody Belgium" due altri ottimi brani di grezzo e provocatorio punk settantasettino. Se l'apertura è da urlo il resto del disco (a parte un paio di brani inferiori come "For The Fret") non è da meno, si va  dal "classico" punk rock di "Fascist Cop" o "I Don't Care" all'incidere più rock'n'roll di "Baby That's Allright", "I Wanna Get A Job In The City" o "I Fell Alright" giusto per citare qualche pezzo.

I Kids con questo album dimostrano come il punk rock non sia stato solo un fenomeno americano e inglese, o peggio ancora limitato ad una manciata di band, ma che c'era anche una grande quantità di band misconosciute ma senza dubbio ottime e che meriterebbero di essere maggiormente ricordate.

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