Gli Yardbirds erano incredibili. Erano arrivati a passo di carica e avevano fatto piazza pulita come un'esplosione di tutti quelli che trovavano sulla loro strada. Anzi, erano così bravi, cazzo, chela gente continuava a imitarli persino 10 anni dopo - e ci si arricchiva per bene, aggiungerei- perchè il gruppo originale di geni non è durato a lungo.

Naturalmente nessuno dei loro figli adottivi valeva neanche la metà di loro, e col passare del tempo quei figliastri diventavano sempre più vanitosi e pomposi; finchè, verso il 1973, un gruppo di damerini emaciati di nome Led Zeppelin tenne il suo ultimo concerto, durante il quale il chitarrista solista fu assassinato con una pistola rudimentale da un fan inferocito strafatto di stricnina, dopo soli cinquantotto minuti del suo virtuosistico assolo di due ore e mezzo su un'unica nota di basso. Poi il pubblico prese il cantante solista- talmente fatto di stramonio, comunque, che ormai riusciva solo a rigurgitare testi del tipo "Glip glip gag jargaruna fizzolfuck" - e gli tagliò tutti i capelli e gli calpestò l'armonica, gli diede un cambio d'abito per mettersi in borghese (credo si trattasse di una versione per taglie forti dei Bodyjeans Lifetime Chainmail) e lo cacciò via.

L'ultima volta che abbiamo sentito parlare di lui, pare che stesse cercando di cantare "Whole Lotta Love" a un mucchio di vecchi cannati sentimentali in un locale di un paesino dimenticato da Dio. stucchevole da morire, direi. Ma gli Yardbirds, sapete, anche se rivoltarono tutta la musica come un calzino, durarono solo un paio di annetti. P.S. Lester lo fa meglio, grazie zio Spara!

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