Se sei un adolescente di Milwaukee nei primi anni '80 hai davvero poco per cui vivere.
Forse sperare che il papà ti dia la macchina per poter portare fuori la cheerleader di turno (se va bene ci scappa la pomiciatina in camporella) e magari trovare i soldi per comprare il 33 giri dei Buzzcocks; i locali in città non sono granchè, vorresti essere su un palco a fare punk rock con i tuoi amici ma devi accontentarti di improvvisare con strumenti acustici sul marciapiede. Ed è su quel marciapiede che nascono i Violent Femmes (i "codardi violenti"), cacciati dai locali "perbene" per via di quelle parolacce nei testi, finchè un tizio interrompe una jam session davanti un teatro: "mi piace la vostra musica, io sono il chitarrista dei Pretenders, perchè non aprite il nostro concerto domani?".

Un anno dopo lo strano trio (che si definisce folk-punk) registra l'album omonimo: la prima traccia la conoscono anche i sassi, quella Blister In The Sun ballata e abusata da tutti, ma che non rappresenta certo il momento migliore del disco; Kiss Off ci fa entrare nel mondo trasgressivamente soft dei ragazzacci di Milwakee, il basso acustico si fa sempre più audace, Add It Up e Confessions irrompono irriverenti e blueseggianti, la chitarra agita poche note azzeccate su testi che parlano di ragazze, di famiglie della provincia americana, di esperienze inquietanti e ironiche; Promise e To The Kill: frasi tristi su arrangiamenti allegri e viceversa, la voce di Gordon Gano è in primo piano: recita, canta, sussurra, fa il mattatore davanti ad una platea inesistente; in Gone Daddy Gone si divertono con uno xilofono poi piazzano una ballata beatlesiana come Good Feeling.

La versione remaster si chiude con due brani inizialmente pubblicati come singoli per il mercato inglese: Ugly (sicuramente il pezzo più "punk" dell'album) e la splendida Gimme The Car: solo due accordi e l'interpretazione "teatrale" e ironica di un testo che ci spiega che se sei un adolescente di Milwaukee nei primi anni '80 hai davvero poco per cui vivere, a parte la macchina di papà su cui far salire la cheerleader di turno.
"I hope you know that this will go down on your permanent record".

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