Questo disco è uno snob-test. Provalo anche tu.

Lo passi ad un tuo amico patito di Hard-Heavy-Blues settantiano (ok ok, Black Sabbath 70-74 e tutti i similari), ovviamente su cd-r, e ci scrivi "Witchcraft - 1969".

Mi ci gioco la mia copia originale di Strider per Mega-Drive che il tuo amico-patito griderà un milione di volte al miracolo, e ti ringrazierà per ore omaggiandoti di baci e capriole. Magari, secondo com'è preso il giorno, dopo mezz'ora sta già bruciando il suo poster di Toni Iommi e lanciando dalla finestra parecchi dei suoi dischi comprati a prezzi esagerati su aste on-line di merce rara. Alla fin fine tiene solo i Blue Cheer in quanto precedenti.
Dopo che ha finito di buttare via tutto, lo guardi con fare furbetto e gli fai: scherzino scherzone... è del 2004.
Se dopo ti dirà "ma allora è una cagata", è molto Snob. Se dopo ti dirà "evabbèh, ma allora è bello da ascoltare ma come valore musicale siamo a livello zero": è Snob. Se continuerà a piacergli un casino: non è snob.

Io sono Snob: Revival all'ennesima potenza spudorata. Se te ne sbatti: è favoloso. Se ci pensi, è una mezza-cazzata.

Scopri anche tu il grado di snobbaggine dei tuoi amici, dai.
Perché essere Snob, non significa necessariamente. Eh No-no-no eh.

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