WZRD: Wizard. E' la moda del momento lasciarsi alle spalle le vocali senza sapere perché. Mi vengono in mente SBTRKT, MDNA: Subtract, Madonna. Per inciso, il primo merita davvero. Chiusa parentesi, qui si voleva parlare di questo gruppo improvvisato come dilettevole side-project del rapper Scott Ramon Seguro Mescudi, per gli amici KiD CuDi, e del produttore Dot da Genius, al secolo Oladipo Omishore, che vogliono dare sfogo al loro lato rock dell'anima. Rock ormai vuol dire tutto e niente, ma questo è ciò che può rendere affascinanti gli esperimenti. E soprattutto dev'esserci qualcuno interessato a recepire quanto ne nasce.

C'è di tutto un po' in questo disco qua e là. Manca un filo che leghi fra sé le canzoni, un punto di partenza e uno d'arrivo, le canzoni sono gettate nel vuoto dell'album in balia del proprio destino. Sperimentazione e forse improvvisazione, senza tanta organicità. Stona con la musica fatta a tavolino che ci sovrasta.

Ci sono i riff di "High Off Life" (medaglia d'oro del disco) e "Teleport 2 Me, Jamie" (argento). Ci sono canzoni più da "Man on the Moon" come "Brake" (bronzo) e "The Dream Time Machine" (medaglia di legno, con la collaborazione degli Empire of the Sun). Discorso a parte merita la cover della cover della cover della cover, la stupenda "Where Did You Sleep Last Night?", una sicurezza in quanto a bellezza, però difficile da interpretare correttamente e cantata in grande stile alla Kurt Cobain.

Fate il vostro gioco.

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