Goodmorningboy aka Marco Iacampo, già cantante degli Elle dal 1996 al 2001 dà alle stampe questo disco omonimo e autoprodotto nel 2002 per la mitica etichetta indipendente italiana Urtovox, che già distribuiva i dischi degli Elle.

GMB è un concentrato di low-fi, sonorità acustiche, elettronica sporca, voce modificata e tante, tantissime belle canzoni. Notevoli molti pezzi, vere e proprie gemme del panorama indie italiano, "This Is For Me", "I'm The Killer", "She's The Protector", ballate elettroacustiche lucidissime e cariche di un effetto malinconicamente psichedelico. Non amo i riferimenti ma sarebbe un onore per Iacampo se dico che a tratti GMB mi ricorda un po' Sparklehorse...

Atmosfere da ultimo giorno di vacanza al mare e sta pure piovendo e devi metterti un maglioncino che la sera fa fresco. Nei pezzi più carichi di energia come "Lily" e "Lovesong" il buon Iacampo denota un'ispirazione molto particolare. Il disco è piacevole per tutta la sua durata dall'intro "Good morning blues" all'ultima acidissima "I Saw Jupiter" con in mezzo il capolavoro, la struggente "Snowfall".

Di questo disco ci si innamora al primo ascolto non è buona musica, è ottima musica. Effettivamente si sente la mancanza di una vera e propria band, GMB è infatti il frutto del lavoro di Iacampo che ha scritto tutti i pezzi, suona tutti gli strumenti, produce ed è pure l'autore dell'immagine di copertina. Goodmorningboy risulta molto piacevole dal vivo, dove, in un modo o nell'altro riesce a ricreare le atmosfere di questo disco e del successivo Hamletmachine (2004).

Non resta che fare un in bocca al lupo a Goodmorningboy e a tutti quelli con il suo talento per produrre musica come piace a noi.

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