Gli Stormo, giovanissimo gruppo di Belluno, grazie al mini autoprodotto per Rizoma sta facendo parlare molto di sé: vuoi per la formula applicata alle 4 tracce che compongono il platter (Disfonia, breve intro, è scritta per loro da Enrico, membro di un'altra new sensation italica, Gli Amia Venera Landscape), ovvero un math-core tra Botch, Dillinger, l'irriverenza degli Psyopus e la furia dei Converge, il tutto frammentato da intrecci più propriamente Hardcore figli di Negazione e Raw Power, oppure vuoi per l'età media del gruppo, circa 19, che fatto due conti sono davvero pochi per le capacità tecniche e la "forza" nel consegnarci un prodotto particolare come questo mini. 

"Inconsiderata Putrefazione" è una scheggia dove i cambi di tempo, le accelerazioni blues infuocate, attimi di buio Post Hardcore e l' HC più"canonico" si incrociano fatalmente per aggredire: Luca si cala perfettamente nella parte dello screamer "anni 80" sul tappeto sonico, ipercinetico e fulminante dei compari Giacomo (chitarra), Simone (batteria) e Beatrice, la bassista che ai tempi delle registrazioni faceva parte della line up.

"Abbandono la mia Volontà", traccia seguente, ha il mood che attinge dal calderone delle produzioni Post Hardcore più cupe, prima di ripartire subdolamente per la tangente schizofrenica e sinistra del Math più feroce: - abbandono ad una scatola nera la mia volontà - queste le parole prima della conclusione che ci porta "Quando non ci Sei",  canzone che sembra uscita da una raccolta di outtake dei Dillinger Escape Plan in tutto e per tutto, pezzo lounge-fusion  con tanto di marranzano incluso.

"Al Punto di Non ritorno" non ritocca di una virgola ciò che abbiamo sentito fino ad ora, accresce solo la convinzione che la band si trova a percorrere più che bene il passaggio che crearono i padri putativi del genere con una spiccata dose di irriverenza, tecnica e gusto che non ha nulla da invidiare alle produzioni più blasonate e sotto i riflettori internazionali in ambito  Post e affini, trend molto in voga negli ultimi due anni.

Aspettiamo fiduciosi un album che sancisca la definitiva ascesa di un gruppetto di ragazzini audaci e capaci, ai quali manca solo un ulteriore dose di personalità per emergere definitivamente e cominciare a far parlare di sé anche al di fuori degli stretti confini della nostra penisola, per il momento premiamoli e ascoltiamoli.

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