I De Glaen sono stati uno dei migliori gruppi nel panorama italiano degli anni '90.
Il 1994 è l'anno di pubblicazione del loro primo disco, ma è soltanto nel 1997 che si fanno conoscere con quello che forse è il loro più bel lavoro (s/t). Il trio formato da Francesco Baroncelli (basso e voce), Vanni Bartolini (chitarra) e Lorenzo Moretto (batteria) è infatti capace, sotto la produzione di Marco L.Lega, di sfornare nove pezzi, molti dei quali sembrerebbero nati da una strana forma di psicosi. E' in tal senso la loro somiglianza con gli Shellac, cioè di una musica potente e disperata, caratterizzata da tempi e stacchi a dir poco assurdi. Tecnicamente, poi, ricordano non poco i Primus (di cui il bassista dev'essere un grande estimatore), ma anche le chitarre potenti dei Tool. Si ha inoltre la sensazione di una qualche similarità con i Marlene Kuntz, forse a causa della produzione di Lega, già produttore de Il Vile (1995).
All'interno del disco troviamo anche la collaborazione con Enrico Brizzi che si concretizza in "Spageti Boloniese", probabilmente un'anticipazione del progetto che porteranno avanti l'anno seguente con il nome di "Sub Booteo Experience", sempre con lo scrittore romagnolo.
I De glaen si sciolgono, poi, dopo pochi anni e un altro bellissimo album (s/t 1998). Oggi ritroviamo i 2/3 della formazione negli O.B.O. mentre, secondo fonti più o meno attendibili, il cantante-bassista dovrebbe lavorare in una radio toscana.

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