I BSS sono in più di 20, ma non stasera sul palco, e si scusano.
I BSS sanno che oggi è lunedì, e l'entusiasmo del pubblico ne risente un po', ma a loro non importa, e ci scusano.
I BSS hanno una violinista, ed io con le donne che suonano chitarra, archi e/o cantano su di un palco ho sempre seri problemi ormonali.
I BSS annoverano Feist fra le loro fila, ma non sul palco stasera, in compenso a cantare c'è Lisa Lobsinger, viso di porcellana, stile impero e capelli anti-gravità, la quale rientra nella statistica di cui sopra confermando pienamente la regola.
I BSS ogni tanto fanno post-rock, ed annoiano.
I BSS il più delle volte fanno puro pop, indie quanto vuoi, e sanno essere assolutamente trascinanti.
I BSS su disco si lasciano andare anche allo stonature non casuali, come in "Ibi Dreams of Pavement (A Better Day)", ma dal vivo molto meno.
I BSS sono un collettivo, ma dal vivo le personalità dei singoli emergono molto più che su disco.
I BSS hanno diversi leader, ma se proprio dovessi sceglierne uno al di sopra del livello degli altri, non è il cantante principale, ma è il batterista che trascina la baracca.
I BSS suonano tanto, tantissimo e qui si fa un po' fatica a seguirli, ma forse è per farsi perdonare l'ultimo giro milanese in cui erano stati interrotti causa chiusura forzata del locale proprio in quella sfortunata sera, e meno male che era lunedì e bla bla.
Un bel concerto, davvero. Ed un'ulteriore conferma che a Toronto c'è qualcosa che fa crescere i musicisti davvero bene.
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