L'autunno che ci si aspetterebbe, dalle parti della piccola cittadina svedese di Skovde, nei pressi di Goteborg, fatto di maglioni, giornate passate in casa - bloccati dalla neve, party alcolici e amori volubili, non è proprio quello che ci propongono i Sambassadeur.

Anche se il nome potrebbe trarci in inganno, rammentando "Les Sambassadeurs" del maestro Gainsbourg, ci pensa la Labrador, casa discografica di Radio Dept, Loveninjas, Club 8, ecc. (in generale, di quel pop svedese che attinge dalla tradizione europea - e britannica in particolare - per poi rielaborarla e portarla a lidi poco conosciuti), a riportarci sulla giusta strada.

Always waiting for something more to come

L'autunno dei Sambassadeur si colloca alla fine - e non all'inizio - di una triste giornata di pioggia o neve; rappresenta la traduzione, in musica, dell'attesa di incontrare la persona amata, mentre aspettiamo, affacciati alla finestra, il momento buono per uscire; e un tiepido ma incoraggiante sole si fa intravedere in mezzo alle nubi.
Uniti soltanto dagli stessi gusti musicali, i Sambassadeur nascono nell'appartamento di Joachim Lackberg (chitarrista), dove registrano la loro prima canzone. Da lì, passando per i primi concerti nei club di Goteborg, la line-up del gruppo si assesterà su tre chitarre, un basso (Daniel Tolegard) e due cantanti, Daniel Permbo e Anna Persson. Questo primo album, dopo alcuni EP pubblicati con Dolores Recordings e Labrador, può essere idealmente letto come lo sviluppo dei semplici accordi del primo coinvolgente singolo che ne precede l'uscita, "Between The Lines": accordi che ora vanno verso il pop-sixties dei Saturday Looks Good To Me ("Ice & Snow"); ora citano lo shoegaze dei Radio Dept di Lesser Matters ("One Last Remark, "Still Life Ahead"); ora richiamano il cantautorato francese di Gainsbourg ("La Chanson de Prévert").

But I believe in love I guess and you believe in loneliness

Lo spartiacque è, metaforicamente, proprio questo: si tratta infatti di un disco dedicato alle gioie - e non alle pene - di una relazione d'amore. Questa "pecca" si traduce musicalmente in un suono a volte ripetitivo (quattro accordi so'sempre quattro accordi!), che vuole cercare di prolungare all'infinito una certa emozione.

Elenco tracce testi e video

01   New Moon (02:41)

02   Ice & Snow (02:58)

03   One Last Remark (03:17)

04   Sense of Sound (03:51)

05   If Rain (02:35)

06   Still Life Ahead (02:57)

07   La chanson de Prévert (03:24)

08   Between the Lines (02:40)

The tambourines are shaking but I don’t hear a sound
It’s my favorite song but I don’t like the crowd
Wish I was able to see what you see
Turn all the words into poetry
So I close my eyes
I’m focused on whatever’s spinning in my mind
And I try to find a sign
But I never learn to read between the lines
I know that sometimes my eyes are too blue
But I am still counting on the stars for a clue

09   In the Calm (02:02)

10   Just Because of You (02:45)

11   Whatever Season (03:14)

12   Posture of a Boy (02:39)

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