Oggi è stato proiettato in anteprima al Liceo Giulio Cesare di Roma il film "Scusa Ma Ti Chiamo Amore" di Federico Moccia, tratto dall'omonimo libro scritto dal medesimo Moccia. 

La scuola era in preda all'agitazione con body-guard ad ogni angolo che "proteggevano" famosi ospiti quali il regista, il gruppo Zero Assoluto e l'attore principale del film, Raul Bova.

Arriviamo in Aula Magna (la stanza delle convenction che ospita anche un cineforum) e ci sediamo. Dopo poco arrivano gli Zero Assoluto che si accomodano in fondo alla sala tra le urla del pubblico.

Inizia il film.

La storia è molto semplice e banale:

Un uomo sulla quarantina che è appena stato lasciato dalla fidanzata, si scontra con una ragazza 17 in motorino. Iniziano a parlare e dopo qualche tempo la ragazza, Niki, si innamora di lui, Alex alias Raul Bova, che dopo pochi pensieri sulla differenza di età e l'etica del rapporto, ricambia la passione della diciassettenne. 

Il film prosegue tra amori e ripensamenti fino al finale classico e banale " ...e vissero felici e contenti...".

Federico Moccia ha sicuramente imbroccato, come si dice qui a Roma. Ha trovato la sua miniera d'oro e volendo espandere il suo impero ha deciso di diventare regista dei film trasposti dai suoi libri. Il film è banale sotto tutti gli aspetti.

La storia con il classico incontro, il classico rapporto prima focoso e poi tormentato e il classico finale;  la regia altrettanto banale e prevedibile; le musiche inconsistenti.

I personaggi rappresentano la triste realtà nel nostro paese. Teenager che o hanno il cervello all'ammasso, o pensano solo al sesso, allo sballo, alle corse clandestine e alla discoteca*. Quarentenni rincoglioniti e drogati che pensano solo al sesso.

Insomma il film è da evitare completamente, a meno che non vogliate vedere un triste documentario sul mondo di oggi. 

Un triste sguardo su una reltà ancora più deprimente

 

*Anche io sono un teenager e non mi credo sto cavolo, ma vedo intorno a me un mondo completamente sballato e sbagliato. Certamente ci sono anche teenager decenti e ne conosco parecchi.  

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