Federico Moccia - SCUSA MA TI CHIAMO AMORE (2007)

Strike! Dopo i successoni "Tre metri sopra il cielo" e "Ho voglia di te" arriva il terzo film del moccioloso Moccia, che qui, magia dei corsi accellerati dimostra quanto sia inutile fare corsi di regia; lui da scenggiatore è passato regista in men che non si dica. Qui è senza la recitazione tossica di quel catorcio di Scamarcio: Moccia è il reuccio di un nuovo filone, non c'è che dire, un nuovo genere, quello che io con un mio neologismo definisco dei telefonini bianchi; tutto qui è "telefonato", dalle scene erotiche ai sentimenti, ai i dialoghi ggiovani, all'inesistenza reiterata di Bova all'incidente galeotto, ai dialoghi, le frasi ad effetto estrapolate dai biglietti dei come attore, baci perugina, la soundtrack scontata come una compilescion estiva, fino alla ninfetta di turno -la Quattrociocche- e i suoi dialoghi profondi titti, pippi,cicci, cioè che fate stasera, cioè io ti amo scusa se ti chiamo amore.

Mi è venuto in mente, per parallelismo, un vecchio film con storia similare, "Togli le gambe dal parabrezza", di Massimo Franciosa con il compianto Alberto Lionello e una giovanissima e stupenda Carole André: anche se più versato verso la commedia sexy è tutto più vivo, più sensuale, non edulcorato, e le capacità recitative abissali rispetto ai due pesci marci protagonisti del film di Moccia. Bova è anestetizzato nelle espressione, un cybirg palestrato senza interiorità qualsiasi parte faccia, la Quattrociocche è sexy come un'apprendista shampista di un parrucchiere pariolino o una titti-cicci-pippi che vende contratti telefonici casa per casa.

Qual'è il messaggio di Moccia: è solo "un tuffo dove l'acqua è più blu, niente di più?" Oppure: i sentimenti sono inossidabili nonostante l'avanzare dell'età? O il giovanilismo "Bovino" è l'ipotesi futuribile e a portata di mano per molti over40 vitaminizzati e abbronzati-cioè una minorenne ce pò sempre cascà?

E se tutti questi film, questi libri, fossero in realtà un progetto per rincoglionire la gente, siano cioè dei prodotti seriali che mi ricordano un libro di Italo Calvino "Se una notte d'inverno un viaggiatore" dove un elaboratore si preoccupa di scrivere romanzi per conto di scrittori con il loro stile, e quindi Moccia abbia affidato il tutto ad un tritacarne a svariati gigabites e sia uscito film e libro?

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