?The Weeping Meadoow is made of fragments of memory and the resonance of a land which felt the steps of thousands of uprooted people from Odessa and Smyrni.?

?The Weeping Meadow? (Ecm New Series ? 2004) è l?ultima testimonianza dell'unione artistica fra la compositrice Eleni Karaindrou ed il regista Theo Angelopoulos. Sono diversi anni, infatti, che i film di Angelopoulos sono accompagnati dalle musiche della compositrice di Teichio. Cito a titolo di esempio, ?The Suspended Step Of The Stork? del 1991, ?Ulysses' Gaze? del 1994, ?Eternity And A Day? del 1998. L?intenso rapporto intellettuale fra i due è ormai così saldo che trascende la mera necessità di una colonna sonora. Esiste, infatti, un?ispirazione reciproca nella realizzazione delle rispettive opere. In passato, ad esempio, le musiche della Karaindrou hanno fatto nascere in Angelopoulos le idee necessarie per realizzare il finale de ?Il passo sospeso? ("The Suspended Step Of The Stork"). Ascoltando la musica della compositrice ellenica è facile comprenderne la ragione. È una musica poetica, evocativa, molto delicata, ma al tempo stesso carica di pathos. Inoltre, presenta chiari richiami alla tradizione musicale greca. Ciò deriva dal fatto che la formazione della Karaindrou è molto eterogenea. Essendo diplomata in pianoforte ed avendo lavorato con orchestre importanti come la "Stuttgarter Kammerorchester", ha fondamentalmente una cultura musicale classica. Ma ha anche studiato etno-musicologia a Parigi, dove dovette riparare con la famiglia verso la fine degli anni ?60 a causa della dittatura dei colonnelli in Grecia. Tornata in patria, inoltre, ha fondato un laboratorio per lo studio di strumenti etnici tradizionali. Ciò dimostra che la compositrice prova un forte senso di appartenenza verso la propria terra e la sua cultura d?origine.

In questo meraviglioso lavoro è possibile ritrovare tutti gli aspetti che caratterizzano l'universo musicale di Eleni Karaindrou. Fin dall?inizio si avverte il peso della cultura ellenica che ha ispirato la compositrice. Il disco viene, infatti, aperto dal suono solitario di una fisarmonica, cui si aggiungono progressivamente gli archi ed il corno. Quindi, partendo da una semplice cellula melodica, il tema viene lentamente dipanato, mantenendo una riconoscibilità di fondo. Il violoncello, che dà corpo e sostanza alla musica, è in primo piano nello sviluppo del tema, richiamando alla mente sensazioni affini al dolore ed alla malinconia. Questi registri sono, invece, meno presenti nell'altro modulo tematico principale del disco ("Theme Of The Uprooting") , il quale prende le mosse dalle note di un?arpa, cui si aggiungono l?orchestra di archi e il violoncello. Non mancano, inoltre, momenti estremamente lirici come nel brano ?Prayer? dove, oltre i già citati strumenti, troviamo un coro e la lira di Costantinopoli nel sviluppare la musica.

In generale si avverte la sensazione di ascoltare una musica epica. La ragione di ciò appare ben chiara nel momento in cui si comprende il senso dell?opera che sarà accompagnata da queste note. ?The Weeping Meadow?, infatti, è il primo film di una trilogia di Angelopoulos, la quale racconta, sullo sfondo di vicende umane, la storia della Grecia dagli inizi del ?900 ai giorni nostri. Nel primo film della trilogia il regista si sofferma sul periodo compreso fra il 1919 ed il 1949, in un?epoca, quindi, di guerre, tensioni, miserie, grandi ideologie ed altrettanto grandi illusioni. Le splendide foto all?interno del libretto sono una bella anticipazione del film, che non si preannuncia facile. Così come potrebbe non essere facile ascoltare questa musica, che a dispetto dell?apparente semplicità dei temi, forse non è per tutti.

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