Premessa: saltino a piè pari questa po pò di recensione coloro ai quali non piace Mr. Jack White, già White Stripes, Raconteurs, ed ora Signore e Signori, batterista e co-cantante dei DEAD WEATHER.

I DEAD WEATHER, che a mio avviso, in tempi morti e vacche magrissime sono un gran bel sentire, sono un bel gruppone ultra SGNAPS nuovo di palla che annovera come prima voce, Alison Mosshart dei KILLS, con quell'aria scazzatissima che fa tanto "cool" (è finita in tutte le copertine trendy dell'universo, e vabbè...), Jack Lawrence già dei Raconteurs, bassista, e il tastierista/chitarrista Dean Fertita dei (uau) QOTSA... e alla batteria appunto White - che è molto meglio della bambola impagliata stile Tim Burton, ovvero Meg "metronomo" White! 

"Horehound", non è un capolavoro, ma i suoi 3 pallini e mezzo, arrotondati a 4 se li porta a casetta, in primis perchè White è trooppo bravo a rivoltare la solita frittata garage blues che gli viene un gran bene, poi perchè la Mosshart ha una voce splendidamente sensuale, blues/post punk molto, molto interessante, e infine perchè ci sono delle soluzioni strane, tipo brani che virano DUB quando meno te lo aspetti.

Quattro i brani chiave: "60 Feet Tall" ottimo primo brano che già ti fa capire la piega "malaticcia" e altamente elettrica del tutto, "I Cut Like A Buffalo" meravigliosamente Dub, appunto, "New Pony" una cover molto "dylaniata" di Bob Dylan, e "Bone House" un marasma "stoneageiano" di tutto rispetto in cui la Mosshart è sublime.

Ovvero 4 bombe atomiche. Devono proprio essersi divertiti questi quattro qua, a coprire i Tempi Morti...

P.S. Jack White è quello che, a parte i POPOPOPOPOPOPO, ha fatto diventare Hard Rock perfino LORETTA LYNN, vecchia regina del country made in Nashville, secondo me è uno bravino...

See Ya!

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