Risulta straordinario che con una tavolozza volutamente cosparsa da tenui, soffuse e placide cromature si possa generare un'intima intensità tale a quella contenuta in questo fervido lavoro da solista di Mr. Brain Blade.

Noto per aver prestato la propria notevole opera dietro le pelli al cospetto di noti campioni del Jazz contemporaneo (Shorter, Garrett, Redman, per citarne alcuni) nella metà dello scorso anno decide di realizzare un disco che di vero e proprio Jazz invero, così come sarebbe stato lecito attendersi, non annovera neppure una risicata oncia e che anzi rifugge da facili classificazioni pur essendo fortemente legato alla tradizione degli chansonnier americani dell’ultimo quarantennio.

Un’opera nel corso della quale il nostro sobrio quarantenne della Lousiana si cimenta con una forma canzone tanto classica quanto affatto banale, concentrando le proprie energie in maniera sicura e appassionata quasi esclusivamente nel canto, assecondato nella quasi totalità dei 13 brani - taluni dei quali decisamente eccellenti (“Mercy Angel”, “All That Was Yesterday”) nella loro equilibrata genuinità - da sparuti pizzicorii di chitarra acustica e da garbati contrappunti pianofortistici per un disco che, una volta concesso il primo ascolto, oserei definire inevitabile.  

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