Guarda, nevica.

Impossibile, i peschi sono in fiore.

I tetti degli antichi templi sono tutti coperti da un soffice manto. I fiocchi cadono lenti, si adagiano sui fiori di pesco, li abbracciano e assieme si lasciano cadere. Le Ultime Ore dell'Eternità sono così, scorrono lente, piacevoli quasi, ti mettono in pace col mondo, sono come lacrime calde che scendono piano piano. E quando la tempesta imperversa questa non sembra toccarti, avvolto come sei dal quel dolce e nostalgico alone.

Se ai coccolanti arpeggi dei Mono o degli Explosions In The Sky unisci la furia disperata dell'emocore d'annata nella peggiore delle ipotesi hai qualcosa di inascoltabile, un dolce-salato che non va né su né giù. Ma se gli ingredienti sono mischiati in modo corretto, se riesci a tratteggiare scenari in cui rabbia e pace coesistono ma in cui la seconda non riesce a intaccare totalmente la prima, allora la neve scenderà sui peschi in fiore.

Elenco e tracce

02   Last Hours of Eternity ()

03   Rain Clouds Running in a Holy Night ()

04   Pieces of the Moon I Weaved ()

05   Light and Solitude ()

06   Dreams Coming to an End ()

07   Incomplete ()

08   Worn Heels and the Hands We Hold ()

09   A Hint and the Incapacity ()

10   A Breath Clad in Happiness ()

12   Your Hand ()

Carico i commenti...  con calma

Altre recensioni

Di  StefanoHab

 Recitation è un disco splendido... ma NON è il capolavoro che io, come fan sfegatato, avevo atteso.

 Queste melodie fanno impazzire lo stesso, e anche se mi lasciano leggermente più indifferente rispetto ai precedenti album, gli occhi un po’ lucidi mi vengono comunque.