I Tre Allegri Ragazzi Morti hanno creato un loro universo dove sguazzano come re. Un universo fatto di rabbia adolescenziale mai sopita, di supereroi mascherati, di parole semplici e comunicative, di semplice emotività, di pura genuinità, di melanconia verso il passato e rassegnazione per un futuro che sa di motore...

Insomma potrebbero essere un ottimo gruppo nazional-popolare se qualcuno si decidese seriamente a cagarli. "La Seconda Rivoluzione Sessuale", dato alle stampe nel 2007 e quinto disco in studio (alla produzione Giorgio Canali) segna un approccio diverso maturato già con Il Sogno Del Gorilla Bianco (2004) e qui reso ancora più evidente. Le distorsioni cominciano a latitare sempre più e si cerca di arricchire i soliti tre accordi con trombe, coretti e cose cosi...

Diciamo che hanno deciso di fare le cose fatte per bene per quanto sia possibile fare le cose per bene. Parlare delle singole canzoni è dura in quanto qui si mira all'essenza... ovvero ad una comunicazione il meno filtrata possibile e quindi: zero assoli, zero repentini cambi di tempo, zero sfoggio di tecnica... diciamo che è un disco privo di divertissement che alla fine ti lascia un senso di vuoto che ti fa ritrovarti a chiedere cosa c'è che non va (nella tua vita... no nel disco).

Per dovere verso i lettori devo allungare il brodo dicendo che (magari avrei dovuto scrivere una recensione che sia una recensione. una cosa appena più decente. SORRY), per quanto riguarda sto disco, i Tre Allegri Ragazzi Morti sembrano i Nirvana, privi di un animale alla batteria, che riarrangiano le canzoni dei Violent Femmes. STOP!

Elenco tracce e video

01   Come ti chiami? (02:47)

02   Allegria senza fine (03:23)

03   Il mondo prima (02:36)

04   L'impegno (03:58)

05   Lorenzo piedi grandi (03:41)

06   In amore con tutti (03:52)

07   La sindrome di Bangs (04:10)

08   La sorella di mio fratello (04:52)

09   La salamandra (02:40)

10   La poesia e la merce (03:30)

11   Ninnanannapernina (04:23)

12   Mio fratellino ha scoperto il rock'n'roll (02:28)

Carico i commenti...  con calma

Altre recensioni

Di  majortom79

 I TARM mettono le maschere non per rendersi irriconoscibili, ma al contrario per creare un inconfondibile marchio di fabbrica.

 La chicca dell'album è rappresentata da 'Il Mondo Prima', un vero e proprio acquerello di malinconico amore.