1979.
A un anno di distanza dal primo lavoro "Ma Cosa Vuoi Che Sia Una Canzone", Vasco Rossi realizza quello che è la sua essenza, il suo primo ed efficiente capolavoro, l'urlo di una generazione di sconvolti che non ha più santi ne eroi.
Lo stile di Vasco, a differenza degli altri cantanti di quel periodo, è composto principalmente da testi che affrontano i problemi della società con una ironia originale, giocando molto sul così detto "gioco di parole" e su vari scioglilingua, ma soprattutto un'altra cosa che Vasco ha di grandioso, oltre che la sua grinta, è la musica. Molto orecchiabile, non ti stanca mai, non c'è una canzone di Vasco che ti annoi. Ti sa prendere, ti sa far cantare a squarciagola come nessun altro... ovviamente sto parlando del Vasco prima della sua lenta e dolorosa (più che altro per noi e per le nostre orecchie) caduta negli ultimi 7 anni.
Ma ora analizziamo bene questo grande lavoro: 1) "Io Non So Più Cosa Fare" è una canzoncina pop molto allegra con un testo molto simpatico e un giro di chitarre orecchiabile e facile da ricordare. 2) "Fegato, Fegato Spappolato", e qui si entra nel puro stile del "Vasco" di quegli anni, molto provocatorio, quasi punk. Testo molto demenziale, musica azzeccata, quasi una ballata rock soffocata con un ipnotico giro di basso. Diventò un master del cantautore che purtroppo col passare del tempo ha quasi rischiato di finire nel dimenticatoio per fare spazio a canzoncine pop come "Senorita", ma i veri fan del Vasco non l'hanno abbandonata. Il pezzo termina con "God Save The Queen" dei Sex Pistols... un finale degno di una degna canzone. 3) "Sballi Ravvicinati Del Terzo Tipo" è una di quelle canzoni che fanno sognare: la sola presenza di una chitarra acustica avvolta da effetti sonori fantascientifici (astronavi, Ufo, raggi laser...) né fanno una delle più belle dell'intero album, con un testo semplice ma geniale. Anche questa ben presto finita nel dimenticatoio. 4) "Faccio Il Militare", canzone che tratta il tema della guerra con un'ironia unica, quasi di denuncia ("Non Siamo Mica Americani...."). Come la traccia precedente è composta da sola chitarra e effetti sonori, stavolta di bombe e carri armati in movimento. Un'altra grande perla dell'album. 5) "La Strega" è una canzone molto rockeggiante, con un testo divertente e un Vasco in perfetta forma. Infatti più volte in futuro riproporrà questa hit dal vivo, ma l'energia e la grinta non saranno più le stesse di questi anni. Peccato!. 6) "Albachiara" ha bisogno di poche presentazioni: la ballad più famosa della musica italiana. Anche se non è proprio sua, non si tratta di una canzone di Vasco ma....è "La Canzone Di Vasco". Ha sempre chiuso i concerti fino alla fine arrivando addirittura oltre i sette minuti. Grandioso l'assolo finale e la voce calda di Vasco che riempie l'atmosfera come in un sogno. 7) "Quindici Anni Fa" è forse quella che, sul punto di vista musicale, è la più complessa, perché mischia voce, chitarre, basso e batteria anche ad altri strumenti come le tastiere, sax e sintetizzatore, che ci porta in una magica atmosfera molto progressive stile Genesis. Il testo poi, sulla religione, è la ciliegina sulla torta. Perfetta! 8) "Va Be' (Se Proprio Te Lo Devo Dire)" è la traccia che chiude questo album. Nonostante non sia all'altezza delle altre, presenta un delizioso jazz swing che ne fanno una canzone molto gradevole, anche se il testo non è uno dei migliori del cantante. Il risultato è buono, anche se si poteva fare meglio.
In poche parole siamo di fronte al Vasco con la V maiuscola, quando ancora voleva comunicare per una generazione, quando sapeva rischiare, quando sapeva farti sognare. Peccato veramente che col tempo si perderà e riempirà gli stadi con gente desiderosi di sentire canzoni d'amore. Se siete grandi fan di Vasco, come me, ascoltatevi questo album per intero e scoprirete che il genio è nato proprio qui, con questo gioiello della musica italiana. Grazie di questo capolavoro Vasco. SEI MITICO!
P.S: Prima recensione, e ho voluto proprio esagerare! (sempre citando Vasco).
Elenco tracce testi e video
02 Fegato, fegato spappolato (03:15)
''Comunque non è questo il modo di fare,
disse il commerciante all'uomo del pane
domani sarà festa in questo stupido paese,
ma non per noi che stiamo a lavorare.
L'uomo del pane fece finta di niente,
se ne andò tranquillamente.
Aveva, tante, tante, tante cose da fare,
poi lui non ci poteva fare niente, niente''
La primavera insiste la mattina
dalla mia cucina vedo il mondo tondo,
sempre diverso, sempre ogni mattina,
sin dal giorno prima,
dal giorno prima
con in bocca un gusto amaro che fa schifo
chissa cosa è stato, quello che ho bevuto,
m'alzo dal letto e penso al mio povero,
fegato, fegato, fegato spappolato
fegato, fegato, fegato spappolato
Dice mia madre devi andare dal dottore
a farti guardare, a farti visitare,
hai una faccia che fa schifo
guarda come sei ridotto,
mi sa tanto che finisci male.
La guardo negli occhi, con un sorriso strano,
neppure la vedo ma forse ha ragione davvero.
Ma fuori c'è la festa del paese
e vado a fare un giro,
non l'ho neanche detto,
che già mia madre mi corre dietro con il vestito nuovo,
la fuga è veloce mi metto le scarpe che sono già in strada,
che bella giornata, non bado alla gente che guarda sconvolta,
ormai ci sono abituato, sono vaccinato, sono controllato,
si pensa ormai addiritura in giro,
è chiaro che sono drogato.
La festa ha sempre il solito sapore,
il gusto di campane, non è neanche male,
c'è chi va a messa e c'è chi
pensa di fumare come aperitivo prima di mangiare.
Fini s'è alzato da poco, e non è ancora sveglio,
non è ancora sveglio,
ed è talmente scazzato
che non riesce a parlare nemmeno.
La sera che arriva non è mai diversa
dalla sera prima
la gente che affoga nell'unica sala, la discoteca
ci vuol qualcosa per tenersi a galla sopra questa merda
sopra questa merda e non m'importa se domani mi dovrò svegliare ancora
con quel gusto in bocca, gusto in bocca, gusto in bocca,..........
06 La strega (La diva del sabato sera) (04:45)
A lei piace ballare
ama farsi guardare
non sopporta la gente che annoia e che rompe.
Alza sempre la voce
sa sempre tutto lei
e anche quando c'ha torto non lo ammette mai...
Lei � molto sicura
di esser sempre la prima
ed � molto nervosa proprio come una diva..
C'� chi dice � una strega tanto lei se ne frega
(se ne frega.. yeah.. se ne frega)
ai giudizi degli altri non fa neanche una piega
(una piega.. yeah.. una piega)
fa l'amore per gioco
e le piace anche poco
non si impegna abbastanza la testa
non la perde mai...
Entra il sabato sera
nella sua discoteca
con le amiche fidate tutte molto affamate.
Poi da vera regina
d� le dritte ad ognuna
quello � il maschio pi� bello non toccatemi quello...
Fuma marijuana
di nascosto per�
non dalla polizia ma da edwige la zia...eh!
C'� chi dice � una strega tanto lei se ne frega
(se ne frega.. yeah.. se ne frega)
ai giudizi degli altri non fa neanche una piega
(una piega.. yeah.. una piega)
fa l'amore per gioco
e le piace anche poco
se conviene fa finta ma infondo la testa..
non la perde mai... guai!!...
07 Albachiara (04:05)
Respiri piano per non far rumore
ti addormenti di sera e ti risvegli col sole
sei chiara come un'alba, sei fresca come l'aria
diventi rossa se qualcuno ti guarda
e sei fantastica quando sei assorta
dai tuoi problemi, dai tuoi pensieri
ti vesti svogliatamente
non metti mai niente che possa attirare attenzione
in particolare, solo per farti guardare,
respiri piano per non far rumore
di addormenti di sera e ti risvegli col sole
sei chiara come un'alba, sei fresca come l'aria
diventi rossa se qualcuno ti guarda
e sei fantastica quando sei assorta
dai tuoi problemi, dai tuoi pensieri
ti vesti svogliatamente
non metti mai niente che possa attirare attenzione
in particolare, solo per farti guardare,
e con la faccia pulita
cammini per strada mangiando una mela
coi libri di scuola ti piace studiare
non te ne devi vergognare
e quando guardi con quegli occhi grandi
forse un po' troppo sinceri, sinceri
si vede quello che pensi, quello che sogni
e qualche volta i toui pensieri strani
con una mano con una mano ti sfiori
sola dentro la stanza
e tutto il mondo fuori
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Altre recensioni
Di Viva Lì
Vasco sapeva fare musica, e sapeva addirittura cantare senza prendere nemmeno una stecca.
Non siamo mica gli americani è un disco che chi è giovane non può comprendere, inzuppato com'è di argomenti tabù e storia sociale di quegli anni.