Celeberrimo fra coloro che masticano di Hip Hop italiano, questo disco merita di essere considerato una pietra miliare del genere.

Ai piatti DJ Gruff, noto, tra l'altro, per avere successivamente curato le produzioni di CRX dei Casino Royale. Ritmiche potenti, beats come schiaffoni, cuts e scratches all'altezza del membro di Alien Army.
Le produzioni sono raffinatissime e limate a livello maniacale, nonostante l'aspetto apparentemente "sporco".
Rimano, insieme a Gruff, gli altri due membri dei Sangue Misto, Neffa e Deda: semplicemente grandiosi. Ineguagliabile lo stile dei due: metriche originali, potenti e graffianti, che indulgono anche ad una qualche critica politica non strumentalizzata, ma genericamente aliena e "fuori" (Lo straniero, Cani sciolti, Clima di tensione).

Il disco funziona ed è piacevolissimo da ascoltare se si ama il genere (beats e bassoni potentissimi, da vibromassaggio, rime a tratti serie, a tratti allucinate, in ogni caso mai scontate). Lo stile delle produzioni è più vicino al sound statunitense della East Coast che a quello della West; il tutto è amalgamato dalla sapienza ed originalità di Gruff, che conferisce all’insieme un particolarissimo sound, unico e inconfondibile.

Anche oggi, a distanza di quasi nove anni, ascoltare questo vinile edito dalla Century Vox (etichetta che tanto ha fatto nel periodo gestatorio dello hip hop italiano) suscita ammirazione, per lo sforzo linguistico, la fantasia nell'uso delle metriche, l'ironia, l'estrema cura nelle produzioni.

Cercate disperatamente, comprate ed ascoltate all'infinito questo capolavoro, insieme atto di nascita ed epitaffio della breve stagione dello hip hop in Italia. Nessuno in Italia, in seguito, è riuscito a riprodurre nulla di paragonabile a SXM. Niente compromessi, da amare o odiare.

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