Sul pianeta dove viviamo c'è un luogo cartterizzato da una bellezza meravigliosa ed austera, dalla grazia della cultura millenaria e dal tanfo epocale che le persone emanano, anche senza volerlo, questo paese è l'Italia: invenzione di Cavour e dei piemontesi in generale.
Gran bella gente i piemontesi, maestri cioccolattai che sanno quello che vogliono. Pragmatici ed essenziali nelle loro scelte, mandarono mille disgraziati vestiti di rosso a liberare la penisola dai cattivissimi Borboni. Questi Barboni comandavano al sud con grande ferocia, erano attaccati ai soldi come le zecche e non si lavavano mai: si racconta di queste signore Barboni che sollevavano la gonna e poi veniva il Cicisbeo a lavare il pavimento. Tutto questo succedeva quando la maggioranza della gente che viveva in campagna, la gente vera, quella che oggi guarda i programmi della DeFilippi e rivendica un salario equo, non aveva nulla da mangiare. I campagnoli erano disperati e si davano delle grandi mazzate. Volevano la libertà dai Barboni e dai piemontesi. E così è nata la Mafia.
L'Album Safari contiene una teoria di canzoni davvero speciali, se si considera che Jovanotti è un figlio dei nostri tempi. Jova ha studiato l'uomo fino in fondo, e si sente, cercandovi quel vuoto di senso che nella vita di tutti i giorni ci fa tornare alla memoria ad argomenti storici di scarso interesse in un sito di recensioni musicali. Jova ha parlato con Filo sulle pagine di Rolling Stone Italia, una delle riviste che preferisco, captatio benevolentiae, e ha detto a Filo che le cose tristi lo fanno incazzare. E' vero.
In questo disco non si sentono echi di malinconia ma solo una grande voglia di combattere contro la progressiva invasione piccolo borghese della malinconia tout-court, dei gendarmi dello spleen: la gente che sta sempre lì a mugugnare senza mai fare un bel niente.
Jova questo lo sa, se ne sta vicino alle cascate dell'Amazzonia e guarda il vapore uscire dalle trobide acque del fiume M'baro M'baro (questa è un'invezione), ma il servizio su Viaggi di Repubblica esiste e può essere visto da tutti (è uscito oggi).
Jova e Filo (Filippo Timi, attore teatrale molto bravo ed intelligente) hanno discusso un pò di tutto, anche dell'unità d'Italia, e qui ci riconduciamo all'inizio del pezzo che ho scritto. Se la signora zozzona dei Barboni alzava la gonna e faceva i suoi bisogni in attesa del Cicisbeo che li pulisse, così noi dobbiamo guardare le "case discografiche" (se esistono e se sono davvero loro) e queste creature di Cecchetto fare i loro bisognini e poi andare a pulirci il cervello dalla rottura di coglioni mass-mediatica che ste facce da Mona ci infliggono ogni volta che han voglia di far po-po.
E ricordatevi di andare a votare.
Elenco tracce testi e video
03 A te (04:25)
A te che sei l'unica al mondo
L'unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All' angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te
A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all'aria
Come bollicine
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po'
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
E l'arte dell'avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l'orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l'unica amica
Che io posso avere
L'unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un immenso piacere,
a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei...
e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei...sostanza dei sogni...
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Altre recensioni
Di GustavoTanz
È blasfemia pura accomunarlo al termine cantautore.
No, Lorenzo, io non ci casco!
Di mondo.marco
"Un bel cd che rilancia Jova direttamente tra i cantanti principali italiani."
"'A Te' non ha bisogno di presentazioni: 8 settimane primo in Italia e 20 nella top 10..."
Di DEMIAN
Ogni cicatrice è un autografo di Dio.
Lorenzo ci racconta la sua vita, ne più ne meno.