Inizio questa recensione con un avvertimento: questa non è una recensione e non può nemmeno esserlo, essendo coinvolto in prima persona nella realizzazione di questo EP. Per questo ho messo un voto medio al disco, non saprei nemmeno come valutarlo: "ogni scarrafone è bello à mamma soja". Per evitare di risultare ulteriormente cafoni, ci presentiamo, i 2GI siamo io, Simone Caronno ed Andrea Casalicchio.

Dopo varie esperienze personali in campo musicale, abbiamo iniziato a cazzeggiare con Sequencers, strumenti acustici e Synth per il puro piacere di sperimentare. Nel nostro caso trovare una via comune che ci permettesse di collaborare senza perdere la nostra identità di individui è stato difficile, avendo io iniziato il mio percorso dalla Techno ed essendo stato Andrea un discepolo del Metal. Con questi 3 pezzi, crediamo di esser finalmente riusciti ad ottenere quel 50 % - 50 % democratico, un connubio tra Jimi Hendrix e l'elettronica, tra il Rock ed il codice binario dei calcolatori.

Coded Rock, appunto.

Parlare delle tracce in particolare, vorrebbe dire darne un giudizio o, quantomeno, una descrizione, ma non voglio fare una critica ai nostri bambini. Preferisco raccontarvi alcuni aneddoti e poi lasciare a voi ed ai vostri commenti il giudizio finale su questa "cosa". Innanzitutto la copertina: che ci fa Elvis, col corpo di un bel ventenne ed un manico di chitarra al posto del.... beh tanto l'avete già vista. Il fatto è che siamo dei buontemponi (qualcuno di voi ha detto stro.. ?) e tentiamo di incorporare molto Sense Of Humour ai nostri pezzi. Dopo aver invertito le iniziali del titolo di questo Ep, la via per la copertina si è fatta talmente chiara da risultare quasi ovvia.

Poi, i suoni. Alcuni provengono da casa mia: una radio che stava per finire le batterie e che si è messa a funzionare ad intermittenza ha ispirato "Radio sbunna". Altri da spippolamenti di tastiere analogiche al limite dell'antiquariato, come le cosine fastidiose che si sentono in "Mitsuo" appena entra il giro di basso. Altri contributi apprezzabili : mio fratello che suona la batteria nella ex stanza da letto della nonna (il disco è stato missato nella sua cucina), utilizzato al termine di "Radio Sbunna", insieme al pezzo "Ah!" di Patrizio Fariselli, che ringraziamo di esistere.

Non so cos'altro dire. Spero vi piaccia, e se non vi piace, attendo il vostro muco.
In ogni caso il nostro sito ufficiale sta qui .

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