Maynard ha dei problemi agli occhi.
Quindi canterà avvolto dal buio e non si potranno fare foto con il flash (e, già che ci siamo, nemmeno senza).

Maynard ha chiesto di non fumare.
Quindi la sigaretta artigianale che io, G, frantz, Cleo e DavidByrne ci stavamo fumando viene prontamente spiaccicata sul pavimento da un energumeno rasato che ci trova impreparati e ci lascia basiti.

Insomma, Maynard comincia a starci un po' sul cazzo ancor prima di cominciare.

E poi, cominciano sí o no?
Sono le 10 (io e G siamo partiti da Bozen alle tre e mezza per essere qui alle otto), gruppi spalla non se ne sono visti, i 28€ per la maglietta li abbiamo (stupidamente, come sempre) bruciati, la birra l'abbiamo bevuta...

Arrivano.
Potenza!
I cinque sono disposti a piramide: Jeordie White (aka Twiggy Ramirez, ex Marilyn Manson) al basso e il chitarrista Billy Howerdell in prima linea, James Iha (chitarra degli Smashing Pumpkins) e Josh Freese (batteria) dietro, su una piattaforma rialzata, e, in fondo, su un soppalco ancora piú in alto c'è Maynard.
Scenografia scarna, essenziale, pure bruttina (all'inizio Maynard appare in controluce dietro un telo circolare): ciò che conta è la musica, I suppose, e quella in effetti c'è. Cavolo se c'è.
La voce di Maynard è impressionante (ma ancor di piú impressiona il tipo che si è messo tra me e G e che canta, o meglio vomita delle urla nel tentativo di imitare il frontman degli APC: penso che quando scannano un maiale l'audio sia simile).
Maynard è bravo, davvero bravo. Si straccia la canotta, si agita abbastanza (presenza scenica non eccelsa, in my humble opinion, ma in fondo non penso gli interessi piú di tanto, anzi), accenna qualche battutina idiota... Ecco, questo mi lascia un po' perplesso. Forse ti immagini che un musicista in odore di "cult", un bravo musicista talentuoso e particolare sia anche intelligente... invece può darsi che non sia cosí. Almeno è questa l'impressione che ne ricavo ("Are we enjoying Italy, Jeordie? Are you enjoying us? Are we enjoying you? We are enjoying us!" Ma taci e canta, valà.)
Chiede a Iha di raccontare una barzelletta in italiano. Iha, ovviamente, ne racconta una in inglese: "What can you wear that never goes out of style? A smile! That's fun the way we have it in America!" - avevo sempre sospettato che fosse idiota almeno quanto è bravo. Ora penso lo sia anche di piú.

Basso e batteria spaccano davvero e l'omino al mixer riesce a farceli sentire per bene: vedo G che ondeggia come un anguillone, e questo significa che il sound e la base ritmica lo soddisfano (però va anche detto che lui è riuscito a fumarsi la sua parte di sigaretta artigianale prima che arrivasse l'omone cattivo).

Ma chi mi impressiona davvero è il chitarrista pelato, Billy Howerdell. È lui che ha scritto i pezzi, e vabbè; è lui che guida la compagine. È lui che con la chitarra piazza delle entrate da vero brivido. È lui che seguo piú spesso durante il concerto.

Dopo quelli che a me sembrano tre quarti d'ora, ma mi diranno poi essere stati cinque (un'ora e un quarto!), il gruppo abbandona il palco. Mi sembra di aver sentito, prima dell'ultimo pezzo, un "See you in Milano!", ma non ci faccio molto caso, scelgo inconsciamente di non aver sentito.
Proviamo ad avvicinarci il piú possibile al palco, per goderci la reprise in mezzo al vero casino.
Strano, si avanza piuttosto facilmente.
Strano, gli omini sul palco stanno unpluggando i vari cavi.
Strano, gli omini sul cazzo di palco si stanno avventando sui toms della batteria.

Ma porca troia, è finito! F-I-N-I-T-O. Finito? Finito.

Ora: non ci fai fumare. E va bene
Non ci fai fare le foto col flash. E va bene.
Non ti fai mai vedere in faccia, canti in canotta e pantaloni della tuta da ginnastica e ci mostri la pinguedine incipiente. E va bene.
Fai battute del cazzo. E va bene.

Ma non puoi, non puoi andartene via dopo cosí poco. Eh no, cazzo! (BZ-Rimini-Concerto-BZ = 13,5 ore)

E invece sí.

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