Genesi 28,12 “Giacobbe fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa

Ho scoperto questo film chiedendo in un forum di videogiochi da dove avessero tratto ispirazione i creatori di Silent Hill (il videogioco*capolavoro*arte, non il film merdoso che ne hanno tratto). Quando mi indicarono "Jacob's Ladder" rimasi piuttosto perplesso, sia per il titolo (Allucinazione Perversa è la terribile traduzione italiana) che per il regista (Adrian Lyne ha girato Flashdance, Nove Settimane e Mezzo, Proposta Indecente).

Mi aspettavo qualcosa di patinato e banale (un misto tra un thriller e un softcore conoscendo il regista), mi sono ritrovato invece a vedere un film dall'atmosfera unica (senza dubbio ispiratrice di Silent Hill). Un insieme di molti elementi (guerra, thriller, horror, una storia d'amore ed una cospirazione) che incredibilmente non sfociano in un polpettone male impastato, indigeribile, ma che al contrario si fondono perfettamente. Un viaggio onirico che si muove su più piani temporali e racconta della vita di Jacob Singer (Tim Robbins nelle vesti di un ex-soldato) prima, durante e dopo il Vietnam; un viaggio che passa attraverso l'orrore della guerra, il terrore della morte, il dolore per la perdita delle persone care e la pazzia. Pazzia di cui crede di essere vittima Jacob da quando è tornato dal Vietnam, da quando dei Demoni hanno cominciato a infestare la sua vita.

Dalle prime scene fino all'epilogo la pellicola trasmette una sensazione di forte inquietudine che Adrian Lyne è abilissimo nel creare. Le musiche e la fotografia sono perfette ed aiutano il regista nel suo gioco sadico: allentare ciclicamente la tensione che opprime lo spettatore e cullarlo con immagini dolci, familiari, salvo poi colpire nuovamente con violenza, sprofondandolo in un'atmosfera claustrofobica, cupa. Gli sbalzi spazio-temporali creano un forte senso di disorientamento, di stordimento e per tutta la durata della visione si ha come l'impressione che ci sia qualcosa di sbagliato, che qualcosa non vada. Gli effetti speciali (la computer grafica non era ancora diffusa fortunatamente) sono usati magistralmente per creare i mostri di Lovercraftiana memoria che popolano la mente di Jacob, i più terrorizzanti che abbia mai visto.

So di essere stato molto succinto nella descrizione del film: ogni parola di troppo sulla trama o sulle sensazioni che ha suscitato in me potrebbe rovinare la visione a non lo conosce e il mio unico scopo è invece quello di invogliarla. Allo stesso modo lascio le considerazioni ad altri: non sono un critico (ne mi interessa esserlo) volevo solo segnalare un film (colpevolmente) ignorato dai de-baseriani.

Ho cambiato idea un paio di considerazioni le faccio: gli oscar (rigorosamente minuscolo) sono una pagliacciata, una ennesima riconferma il fatto che questo film non abbia ricevuto nemmeno una nomination e Il Sesto Senso (di cui questo film è il nobile precursore) ben 6; in particolare avrebbe meritato Tim Robbins, qua alla sua migliore interpretazione.

Altra considerazione: non so perchè Lyne abbia voluto girare questo film (considerata la sua filmografia) ma gliene sarò eternamente grato.

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