Mi piace ascoltare gli Air.
E mi piace leggere Baricco.
2+2=4, mi piacciono queste letture tratte dal romanzo "City" di Baricco e musicate dagli Air.

E invece 2+2=5, come dice (dirà) qualcuno, la logica non regge. Perché questo non è un nuovo album degli Air, e neppure un romanzo di Baricco.
Sono "tre storie western", tre letture in origine presentate a teatro a Roma lo scorso anno ed ora riproposte in questo coraggioso concept-album.

"Ho scelto gli Air perché sono andato a un loro concerto, a Milano, e son rimasto secco. C'era, dentro quella musica, un'idea di tempo che mi sembrava vicinissima al tempo, anomalo, della lettura ad alta voce" spiega Baricco.
È vero, anche io ero rimasto secco. Ed è anche vero che la sonorità evocativa e drammatica degli Air ben si presta ad accompagnare la voce di Baricco nella lettura, basta ascoltare l'iniziale "Bird", tra tastiere avvolgenti e suggestivi tocchi di chitarra.

Cosa manca allora? Il dinamismo.

Ne "La puttana di Closingtown" e in "Caccia all'uomo", le altre due storie, il suono rimane un sottofondo piatto, senza alti e bassi, orfano di ritmo, così che senza movimento la sola voce di Baricco inevitabilmente diventa monotona e ripetitiva con il passare dei minuti.
Sicuramente dal vivo del palco di un teatro il risultato suonerebbe diverso. In assenza meglio piuttosto ascoltarsi "Moon Safari" leggendo "City".

Oppure leggersi "City" ascoltando "Moon Safari".

Carico i commenti... con calma