"Si è portati a dividere la mia storia in periodi. Ma per me che ci sono dentro è diverso, c'è continuità. Concordo quando qualcuno sostiene che Park Hotel e Capo Nord furono due album di rottura, ma sono tutte tappe di un viaggio, non ho punti di arrivo o di ripartenza."
Alice da un'intervista rilasciata a Sky.it, 30 Marzo 2009
A distanza di sei anni dal suo ultimo "Viaggio In Italia" Alice ha interrotto il silenzio discografico pubblicando finalmente il disco live che mancava nella sua discografia. Trent'anni di carriera che non avevano mai visto una pubblicazione di materiale dal vivo, c'era andata vicino nel '87 ma preferì realizzare poi "Elisir"; "Lungo la strada live" riporta il concerto tenuto da Carla Bissi nella basilica di San Marco a Milano nel 2006 insieme ai suoi fidati collaboratori Steve Jansen, Alberto Tafuri e Marco Pancaldi.
Il lavoro si viene ad inserire in modo organico nella produzione dell'artista dell'ultimo decennio e la completa, una ricerca di tematiche comuni alla realtà contemporanea come l'amore e la fede sondati nella musica e nella poesia. Il tema del viaggio interiore viene ripreso e portato a compimento come un passo necessario nella vita artistica di questo talento che ha sofferto i meccanismi commerciali e frenetici imposti dalle case discografiche. Il percorso iniziato con la pubblicazione nell'80 di "Capo Nord" trova allora la sua continuità come sostiene Alice, è giusto vedere la sua produzione come un'emanazione naturale scaturita in particolari momenti della sua vita, dalle iniziali turbolenze che lasciarono posto poi ad un' anima più intima e ermetica alla ricerca del proprio spazio nel mondo. Il concerto non è integrale, dodici brani per garantire il mantenimento di un'emozione senza perdersi, chi ha assistito ad un concerto di Alice negli ultimi anni sa che si tratta di un'esperienza quasi mistica, spirituale e lo sfondo naturale per la sua arte è ora il silenzio e il raccoglimento di una chiesa. I brani riportati seguono tutti questo filo comune, l'apertura con "Gli ultimi fuochi", il Pasolini di "Febbraio", il Battiato più cosmico e profondo de "La cura", l'Alice più personale con "Dammi la mano amore" e la splendida "Il contatto".
Dominano il pianoforte, i suoni rarefatti delle tastiere e i leggeri ricami ritmici di Jansen a sostegno della voce intensa di Alice, un live molto sentito e curato nei dettagli che si spera segni la ripresa del suo percorso musicale.
Carico i commenti... con calma