Amalia Grè è al suo primo album con etichetta EMI MUSIC che, secondo un aneddoto, le ha dato pochissimo tempo forse 15 giorni per realizzarlo. Così la immagino in sala d'incisione, chiudo gli occhi e l'ascolto.
Trovo che ci sia un fascino sottile in questo disco, un modo intrigante della Grè di tracciare un confine, la linea di un "dove".
Dove finiscono le sue origini di provincia e inizia la vita altalenante d'artista, sotto braccio a nomi come Betty Carter e Bobby Mc Ferrin ed esibizioni al Blu Note di New York.
Dove inizia il suono e comincia il giorno: brani a note d'argento come SOGNO elegante piano bar, ORCHIDEE o la splendida cover ESTATE. il sorriso non si spegne neanche nell'atmosfera pomeridiana di BARONESSA, NA SUPPA DE STELLE brano coraggioso e bellissimo, nemmeno nel trascinato e stanco FILM A 8 COLORI e così a finire...I NEED A CROWN e potrebbe essere notte.
Nel silenzio questa traccia invisibile che mi piace si chiama ingenuità dolcezza...
Dove finisce il suo esordio e comincia una promessa.
...E LA FINE NON CE L'HO PA'PA'RIIEIEAHAH AAH AAH.
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