Il nuovo degli American Football è brutto. Non ha senso di esistere.

Poi ragioniamo se sia giusto\ingiusto dare l'opinione tranciante al primo ascolto. Che poi è il secondo, perché mentre scrivo è partito daccapo.

Per adesso non sto cambiando idea. Parte la prima canzone, partono le campane da chiesa. Quando gli arpeggi in maggiore sono così telefonati, l'effetto è quello della campane da chiesa. Mike Kinsella canta come canta nel suo progetto Owen: ha il vibrato. Il vibrato sugli American Football non va bene.

Sotto-dietro Kinsella ci sono in effetti gli American Football. Armonici, arpeggi a oltranza. Ma se tu, come me, hai amato il disco del novantanove, ti rendi più o meno conto che la fortuna emotiva l'hanno fatta i fraseggini, la tromba, le strutture aperte. Non gli arpeggi da soli, neanche gli armonici.
In Never Meant c'era il fraseggino, in Honestly c'erano il riff e la struttura aperta, in Summer Ends c'era la tromba. L'arpeggio jingle jangle faceva struttura, ma non era protagonista. Rilassava e creava suono, ma non era tutto. Ora è più o meno tutto.

Quasi, ma quasi, il miracolo succede su Everyone Is Dressed Up, nettamente miglior pezzo. Ma Mike Kinsella canta troppo avanti. E non hanno registrato in quattro tracce e grazie al cazzo, ché registrare in quattro tracce era da ragazzini col progetto parallelo per rilassarsi e per dire qualcosa dei loro sentimenti che fosse meno aggressivo della roba hc ormonale. Questo erano gli American Football. Con i versi dilatati o dolcemente dilaniati. Come su questo disco, ma più ispirati, cantati peggio. Dove cantare peggio era cantare meglio.

Si cresce, si cambia, si matura: sarebbe ridicolo che a quarant'anni uno canti e suoni uguale a vent'anni prima, quand'era solo un ragazzo.
Neanche noi che ascoltiamo siamo più quei ragazzi.
Oppure noi che ascoltiamo siamo ancora quei ragazzi, perché nessuno di noi ha preso in pieno gli American Football nel novantanove, dai. Ci siamo arrivati almeno dieci anni dopo e c'era internet musicale pesante, c'era la cosa del cult e del lo-devi-ascoltare-per-forza, rate your music, pietre miliari, 9/10.
E allora per noi che ci siamo arrivati così, e ancora ci siamo dentro, questo disco non ha senso, non esiste.

Peggio che crescere e cambiare, è tentare di fare come se non fosse. Che è pure un concetto banale, come ridere dietro i sintomi delle crisi di mezz'età, quando si è giovani e stronzi.

Questo disco non esiste e non ha senso neanche per quelli che l'hanno ascoltato per tempo.
La maturità è bella se partecipata, altrimenti è solo straniante. Se eri innamorato di lei a vent'anni e per vent'anni sei cresciuto con lei, magari, nella più romantica delle ipotesi, non t'importa se le cade il culo e il resto, perché quello sguardo e le esperienze condivise e tutto. Credo. Se eri innamorato e la rivedi per la prima volta dopo vent'anni e sei un coglione cinico critico come me e un sacco di gente, subito pensi oh merda peccato, le è caduto il culo.
Gli American Football non sono maturati con il loro pubblico: il loro pubblico si è innamorato, ha visto crescere altre cose tipo Owen che comunque cazz non sono gli American Football, e ora si trova davanti questa cosa.

Col culo che cade e il tanga.

Facciamo che non esiste, conserviamo un bel ricordo.

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