Michael Gira ha un lungo passato nella musica: a metà degli anni '80 fa parte degli Swans, gruppo protagonista insieme ai Sonic Youth della scena noise newyorkese di quegli anni.
Il progetto Swans funziona per 15 anni, producendo dischi bellissimi come "The Great Annihilator" e "Children of God". Da avere assolutamente!
Personalità estremamente schiva e riservata, estrema integrità e fortissima volontà nel preservare il proprio lavoro dalla necessità di scendere a compromessi, tanto che nel 1997 fonda una propria etichetta discografica, la YOUNG GOD RECORDS - che ha prodotto fra gli altri Calla, Devendra Banhart e Ulan Bator - con cui fa uscire gli album del suo nuovo gruppo, The Angels of Light.
"Everything Is Good Here/Please Come Home" e il loro terzo album, i precedenti sono "The Body Lovers/The Body Haters" e "How I Loved You".
Gira fa parte della stessa famiglia di mancati predicatori disadattati di Nick Cave. Ma la sua unica missione è quella di fare musica, una musica intensa e stratificata grazie a una vera e propria orchestra di strumenti.
Voce baritonale, bellissimi testi che spaziano dalla politica al sesso, dal denaro ai mass media, dal potere alle deviazioni brutalmente umane dell'animo umano.
"My mistake , always, has been to not be able to learn when enough is enough. But I accept that flaw." Quest' uomo mi sta proprio simpatico... "Ha ha, craft seems like a lofty term when applied to me. I still have zero conventional skills. I just go where my immagination leads me. My approach now is to try to challenge myself, to make an uncomfortable or unfamiliar moment in time happen." Anzi, me ne potrei innamorare... questo disco si sta scavando un posticino nel mio cervello... e nel mio cuore.
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