Forse il peggior film di sempre.
Sappiamo per certo che è uno dei tanti remake di "D.o.a." del 1950, ottimo noir diretto da Rudolph Maté (quindi i responsabili di questa schifezza hanno anche avuto il merito di smerdare un bel film). "Demenzialità regna" è il motto su cui si basa questa pellicola che i cultori dell'accoppiata Lino Banfi / Alvaro Vitali definirebbero "sottoprodotto di serie c", e a ragione. La trama è per certo il più ingrovigliato cumulo di cazzate che sia possibile anche solo immaginare, dove ogni situazione viene immancabilmente risolta o sostenuta da una colonna sonora martellante, che sfodera perennemente riff di chitarra a profusione...
Una serie d'omicidi sconvolgono un'università ed il suo piccolo universo letterario. Un professore (Dennis Quaid), ex scrittore prodigio, sarà suo malgrado coinvolto. Prima vittima è infatti il miglior studente del vecchio Dennis, che da buon maestro lo compiangerà con serena malinconia finche scoprirà che il ragazzetto si sbatteva la moglie, peraltro vittima immediatamente successiva nella striscia di sangue. Sospettato principale ed allo stesso tempo vittima (sa già di avere nel sangue una sostanza che lo ucciderà tra poche ore), il professore tenterà, trascinandosi come uno zombie nell'accademico lerciume, di rimettere insieme i pezzi del puzzle, aiutato in questo da una giovane e disponibile studentessa (Meg Ryan) che non mancherà di sbattersi, in un romantico quanto poetico commiato alla vita, mentre il cadavere dell'ancora adorata consorte è ancora caldo.
La vicenda, più che improbabile e costruita su idiozie ed intrecci che non stanno in piedi, si trascinerà stancamente verso un finale crepuscolare e metafisico, con il professore che rilasciato dalla polizia, si avvia verso l'uscita della centrale ed allo stesso tempo verso la morte, epilogo tronfio e pretenzioso di una pellicola stupida e malriuscita. Se aggiungete a questo che il maniaco/psicopatico del film è interpretato da Daniel Stern, il ladro idiota che faceva coppia con Joe Pesci in "Mamma, ho perso l'aereo" (decisamente complimenti all'ufficio casting!), avrete un quadro decisamente più chiaro della situazione. Ma non basta, ed infatti eccovi la chicca finale: "D.O.A. - Cadavere in arrivo", abominio datato 1988, film scritto male e girato peggio, è un'"opera" realizzata a quattro mani dalla coppia di registi Annabel Jankel/Rocky Morton, quindi ci sono volute ben due gloriose teste di cazzo per mettere insieme questo capolavoro. Complimenti ai due che di certo costituiscono i due testicoli di uno stesso pene. Se qualcuno lo ha visto o lo vedrà anche dopo questo mio accorato appello (forse spinto da un pizzico di masochismo) e penserà di conoscere qualcosa di peggiore, me lo segnali seduta stante. Sarebbe per me di gran sollievo apprendere dell'esistenza di un incubo peggiore anche per non iniziare a pensare di essere destinato ad accaparrarmi in esclusiva tutta la merda che di notte aleggia sui principali canali tv. Insomma: non vedetelo! Evitatelo come la peste! Distruggetene ogni copia!
Qualcuno dirà però che cotanta pellicola ha contribuito all'amore tra Dennis Quaid e la giovanissima Meg Ryan, gossip che fece sognare l'America. A questi rispondo: e 'sti cazzi?
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