Minimalismo. Un dolce e malinconico pianoforte accarezza una scarna base elettronica, sottili riverberi di chitarra e una voce dolcemente sussurrata.
Le undici canzoni che Matt Hales raccoglie sotto il nome di Aqualung in questo album, sono una coraggiosa sfida; un tuffo in una quasi voluta monotonia, in una quasi "dolce" noia, senza mai effettive impennate ritmiche, senza forti tensioni sonore.
In alcuni brani la sua poesia lascia davvero di stucco e "falling out of of love" o "tongue-tied" ne sono la piena dimostrazione.
Purtroppo il disco appare a tratti perso in melodie un po' "vuote" e testualmente inciampa un po' troppo spesso in luoghi comuni che sarebbe sempre meglio evitare. Nel contesto il sound è gradevole e avvolgente. Un disco per chi ama i Radiohead... e la pioggia.
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