Archer Prewitt è un'altra lieta sorpresa di questo 2005, che ci ha già regalato altri lavori degni di nota come lo splendido cd degli Eels o dell'esordiente Willy Mason.
Wilderness è il quarto lavoro da solista di Archer Prewitt, ex vignettista (ha disegnato lui questa splendida copertina) e anche ex chitarrista dei Coctails e dei Sea & The Cake. Il disco ricalca un pò quel filone, molto in voga in questi ultimi tempi, del cantautorato maschile che attinge a piene mani dalle sonorità di alcuni grandi della musica, come Bob Dylan, Neil Young o Nick Drake.Questi e molti altri ancora sono stati e continuano ad essere fonte di grande ispirazione di molta musica contemporanea che si va attestando sempre più su posizioni imitative piuttosto che creative. Ciò non toglie comunque, la qualità di molti lavori riguardanti questo filone cantautorale come quello del già citato Willy Mason o anche di Josh Rouse o Ray Lamontagne (vi consiglio di dare un'occhiata a questi nomi) e molti altri ancora.
Anche Wilderness fa parte di questo giro discografico e mi ha stupito positivamente per il carattere fortemente malinconico che emerge dalle sue canzoni e per la qualità degli arrangiamenti che completano il cd senza appesantirlo troppo. Il disco risulta diviso tra due anime complementari, una più complessa che richiama ad artisti recenti come Elliott Smith o Maximilian Hecker, ed un'altra più acustica che ricalca artisti come Nick Drake, ovviamente con i dovuti paragoni.
Da sottolineare sono alcuni pezzi degni di nota come Way of the Sun; Leaders; O.K.Y.; Go Away e molti altri ancora.
Lungi dall'essere un capolavoro, Wilderness è comunque un disco piacevole e lo consiglio (insieme ad altri dischi già citati nel corso della recensione) a chi come me ama le sonorità acustiche e malinconiche.
Elenco tracce e video
Carico i commenti... con calma