Lost Remedies è un altro bel disco dell'anno del signore duemilaetredici. Due figure incappucciate che le spalle l'una all'altra reggono una lanterna ed illuminano per pochi metri davanti a sè e la luna sorge dietro di loro. Non è una notte come le altre.
Su Bandcamp c'è scritto questo:
"The ska will make you dance, the thrash will make you mosh, the epicness will make your heart sink into your chest and the anthemic vocals will have you singing for days. But there's also hints of crust that will make your floors shake, Doom that will crash down like lighting and boom like thunder under your feet"
Nuovo capitolo da scrivere a lettere carbonizzate sotto il titolone Crack Rock Steady.Cazz'è il Crack Rock Steady? Questo: un genere bastardo, catchy e infiammabile. Roba che scotta, sempre sul punto di esplodere e carbonizzarti le sopracciglia. Sulle prime ricorda una specie di Ska(core)-punk che ha sbroccato definitivamente, si fa casino sul serio. Choking Victim, "No Gods, No Managers". Il punto di partenza più o meno è quello, quel disco dissacrante e bastardo del 1999 che prendeva le sonorità rocksteady e ne faceva brutte cose, quello in cui c'era Stza che prendeva per il culo. urlava, faceva LoDimonio, continui richiami ad un Satanismo goliardico, spigliato ma tremendamente incazzoso e polemico per far male a chi di dovere. Lo registrarono in un giorno, i Choking Victim, e si sciolsero l'indomani. Poi altre creature nacquero, plasmate dalle mani dei componenti originali dei Choking Victim o da altri da loro influenzati e così il rocksteady infernale propaga ancora oggi la sua infezione. E Stza lanciava ciambelle ai poliziotti.
Questi qui, ispirati dagli squatter che a cavallo dei millenni fecero tutto ciò cacciano fuori 2 dischi in tempi recenti. Soprattutto il secondo è una vera bomba. Incendiario per tutta la sua durata. Ma si sente, Lost Remedies, è costato del lavoro, lavoro che è sfociato in un grandissimo risultato, in una produzione piena, suoni grossi così, un' impiego dei mezzi a disposizione pressoché perfetto. Non c'è niente fuori posto. Tutto inizia con un' introduzione che da un "cazzocifainundiscoskapunk voglio dire per avere il piglio epico ha il piglio epico ma.." passa ad un "Figata!" e sfocia nella seconda traccia che è, subitamente subito, un "Istant Classic". Aria di "Istant Classic" del genere che non si respira solo "Equally Diseased" ma anche in "Whatch The World Burn" e in "Ancient Roads", archi che precedono riff mostruosamente catchy e devastanti parti da sing along.
Non contenti loro piazzano anche il pezzone Epic Crust da dodici minuti alla fine. Giusto per far finire tutto in un' unica, ancora più gloriosa, fiammata.
Hanno pure un progetto totalmente folk, We The Heathens. Sempre DIY, sempre roba scottante.
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