Tornano a farsi sentire i Remains In A View con "No Man's Land", mini di quattro brani che arriva a distanza di tre anni dal tutto sommato positivo "Elegies". Il combo di Sulmona nel corso degli anni ha subito alcune variazioni nella line-up, partendo da un aspetto sempre delicato come il cambio di frontman e il passaggio da due a un chitarrista. Il risultato finale di questa "rivoluzione interna" la ritroviamo con questo nuovo lavoro, una sorta di antipasto in vista di un futuro album sul quale al momento non ci sono dettagli. La ruggine dovuta agli anni "di pausa" non si fa sentire all'interno delle quattro canzoni proposte, forti di quel legame alla scena metalcore di inizio Nuovo Millennio con As I Lay Dying e August Burns Red a dettare legge in fatto di influenze artistiche. I brani sono tutto sommato godibilissimi per chi ama queste sonorità, con una marcata impronta live che denota la voglia dei Nostri di tornare a suonare dal vivo il prima possibile. Come detto in precedenza la novità grossa è il cambio di frontman e in questo caso possiamo dire che nulla sembra essere stato stravolto nel DNA del gruppo di Sulmona, in quanto il nuovo cantante ha doti canore in grado di supportare il peso della scena senza alcuna sbavatura. "No Man's Land" è un EP scritto di getto e senza troppi fronzoli, che non segna alcuna evoluzione artistica ma che dal canto suo sa come farsi apprezzare da chi è solito masticare metalcore e derivati.
Elenco e tracce
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