Sembra quasi un secolo che tutti gli anni in Piazza San Giovanni al Primo Maggio si svolge sto cavolo di maratona musicale.

Tutto il pomeriggio si alternano i soliti noti: Bandabardo; ATTENZIO'- CONCENTRAZIO'-, non se ne può più. Velo pietoso sui Nomadi. Noi non ci saremo ma stan sempre qua con Dio che è morto non è morto per tre giorni. Enzo Avitabile coi soliti Bottari, fanno un bel casino ma sono anni che si ripetono e si sentono solo al primo Maggio.

La Consoli si fa accompagnare da un nutrito gruppo di musici anche per mascherare la propria pochezza, Rossi Paolo fa le solite battute e una versione patetica di Ciao ti dirò, pezzo rock'n'roll di Giorgio Gaber incisa mezzo secolo fa.

Allora perché sto qui a soffrire davanti alla tv?

Le Vibrazioni si fanno attendere dopo uno stralunato Mauro Pagani che rifà un brano di Bob Dylan:
Forever Young sottotitolato in italiano per la bellezza (?) del testo. Se un testo del genere lo cantasse un qualsiasi cantante italiano la critica si scatenerebbe; ma tant'è. Ok, mi rifaccio un po' gli occhi con Claudia Gerini e osservo la folla cercando di intravedere The Punisher che invece, giustamente, se ne sta a casa sua.

A metà pomeriggio ci sarebbe anche la performance di un certo Andrea Rivera. Spara a zero un po' su tutti e tutto giusto per smuovere un po' i soliti tuttologhi che avranno da fare tavole rotonde su tavole rotonde intortando il pubblico con mille facezie. Va be non ce la faccio più mi guardo un po' di semifinale di coppa campioni, tanto i miglior cantanti saranno dopo le 22. Spero che il secondo allenatore più antipatico al mondo perda e che ad Atene il Milan si prenda una bella rivincita sul Liverpool.

Ore 21.15 il miracolo, Chuck Berry sale sul palco.

Mica lo sapevo, la scaletta del programma era proprio l'ultima cosa che mi interessava oggi. Ma che cosa ci fa Chuck al Primo Maggio? Forse canta, forse in 15 minuti insegna qualcosa, forse.. Parte subito forte il vecchietto, formazione minimale e via col riff.

Sarà anche solo rock'n'roll.

Saranno anche i soliti tre accordi.

Sarà che gli salta anche una corda della chitarra.

Sarà che i nipotini sotto il palco si divertono.

Sarà che anche lui e i musicisti ridono e giocano.

Sarà che è il padre del rock'n'roll.

Sarà che sa suonare.

Sarà che i Tetes de bois che entrano in scena subito dopo non possono reggere il confronto.

Sarà tutto questo insieme di cose, comunque per me la festa è finita. Potevan chiudere il palco dopo Chuck, il resto sarà inutile.

E non venitemi più a dire che il Rock'n'roll non è figlio legittimo del Blues.

 

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