2011 all'insegna delle emozioni forti.
Beau Navire. Emoviolence. O screamo. La gente non si è ancora decisa di che genere facciano. Io non ho mai capito la differenza tra i due generi, tra l'altro.
Ma qualcosa mette tutti d'accordo: in questo primo Full Lenght ci sono tutti i requisiti che un'uscita di questo genere deve avere per essere degna di nota. È cupo, è pesantissimo, è intensissimo è densissimo. Pochi gli sprazzi melodici, tanta la sincera disperazione. Rabbia e dolore. Ovviamente molte emozioni, perlopiù negative. Lo spazio aperto alla speranza è davvero irrisorio.
Un'attitudine che ricorda da vicino i compianti Love Lost But Not Forgotten (non li conoscete? fustigatevi e ascoltatevi "Upon the Right, I Saw a New Misery"), non troppo lontani neanche come suoni, non fossero i Beau Navire giusto un pelo più melodici e puliti.
Tredici brani, tredici laceranti trivellate al cuore. Racchiuse in meno di 25 minuti di durata.
Altro da dire? Non mi pare.
"This is our chance to fly... I promised."
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