Hanno lo stesso identico colore della terra d'Africa, le pagine de "Il Venditore Di Sogni". Hanno l'odore del mare, dello sconfinato oceano che bagna quella terra. Intrise di nero, di nero d'Africa, di calore e aridità, acqua e magia, sterminate città in mezzo allo sterminato nulla, interrotto solo da piccoli villaggi. Ma non di piccoli villaggi è questo libro, ma di sterminata città... Lagos, Nigeria.
Brevi storie, fili che partono dal lettore e lo collegano a quella terra, a quel luogo. Lagos, Nigeria. C'è l'Africa meno conosciuta, quella povera, sì, ma cittadina. Cosa pensate se dico Africa? Safari, Sahara, sabbia, bambini e povertà. Ma l'Africa è anche città, megalopoli disperate e povere, lontane (pur se vicine) dai vertici del potere, dal benessere.
Ben Okri descrive la sua terra, ma soprattutto gli abitanti, molto più "occidentali" di quanto noi stessi occidentali crediamo. Ma sono occidentali particolari, non dimentichi delle loro radici, quelle che affondano, giù, in quella nera terra d'Africa. Sono persone dalle molte facce, come molte son le situazioni affrontate, diversi aspetti di un mondo comunque e in ogni caso lontano dal nostro, una società praticamente sconosciuta. Ben Okri è il tassista ci porta a fare un giro per le strade di Lagos, ci parla degli uomini e dei modi di fare, ci parla dei rituali che persistono, l'arcaico mondo arcano, della modernizzazione e delle credenze che rimangono, nel cuore e nella mente di gente arsa dal sole giallo. Un libro incentrato sulla società, sulle persone, un libro che parla d'Africa senza retorica, come solo un africano può fare.
Pur non essendo un capolavoro, merita di essere letto, per squarciare il velo della nostra ignoranza nei confronti di un popolo, della sua storia e del suo presente, Ben Okri è il tassista che ci porta per le strade di Lagos, e lo fa a basso prezzo... saltate su.
Carico i commenti... con calma