Il divertimento procuratomi dalla recensione del mio collega Tepes, mi ha portato ad approfondire la (s)piacevole conoscenza di questo gruppo italiano. Pochi si sono accorti che questo gruppo fa un (volontario?) tributo ai Sepultura. Inutile ribadire il concetto: i Bestial Devastation, come cita anche l'orrendo booklet di questo disco d'esordio, sono dei musicisti dediti al True Italian bestial Metal, genere musicale che sembra coniato da loro stessi.
Se intendiamo questo nuovo genere come l'unione, in questo caso un miscuglio neanche troppo omogeneo, di generi quali il gore, il brutal e il grind allora la definizione può risultare meno goliardica e più seriosa. Ma basta solo leggere i titoli della canzoni, in questo disco ben 17, per accorgersi dell'infima proposta musicale e tematica di questi quattro simpatici ragazzuoli. Dico simpatici perchè nomi di battaglia quali "Torturer" (voce e chitarra), "Lord Destroyer" (chitarra), "Animal" (Basso e voce) e "Brutal" (batteria) non possono far altro che strapparmi un sorriso di simpatica pietà per le loro menti non proprio brillanti.
La proposta musicale prende a piene mani appunto dai primissimi e malsani Carcass, senza tralasciare gruppi dell'underground italiano dediti ad un genere similare. Il livello tecnico è alquanto basso e la batteria è abbastanza monocorde senza particolari exploit interessanti. La voce alterna passaggi in growl a passaggi in scream, senza tralasciare i soliti versi e varsacci tanto cari ad un genere quale il brutal/grind. Ora, chi vuole ascoltare un grind fatto ad arte può andare a riprendersi "reek of putrefaction" dei Carcass e stracciare questa recensione. Ma per chi ne voglia sapere di più l'ascolto di questo disco, oltre che ad essere di una banalità e confusione unica, strappa non poche risate e spunti davvero demenziali. A partire dalla cover, piacevolmente sgradevole e sanguinolenta (un foto fatta alle riserve di carne del macellaio di fiducia probabilmente), fino alla lettura dei titoli e dei testi dei brani: "Bestialized", "Self defecation", "Postmortem Fellatio", "Cockless Man" e "My Name is brocken-ass (Anal Fistula)" sono titoli esilaranti con tematiche che parlano di sangue, sesso bestiale e di feci (merda in pratica...).
Naturalmente, sotto il punto di vista musicale, nulla da dire ulteriormente: riffs scontati fino all'inverosimile con la solita batteria martellante. Le canzoni rimangono su un livello basso tra episodi mediocri come "In memory of Dr. Satan", "The Thor's hammer" ad episodi ancora patetici come "No. . I want a whole pizza", "Blek tamarr ptI" e la successiva parte seconda e la brevissima "Charlie don't shit". Esilarante la piccola citazione audio dal film "Fracchia la belva umana". Il disco si chiude con un insulto ai Sepultura, appunto con la cover di "bestial devastation", opportunamente rovinata. Non ho nient'altro da dire.. tranne che in giro c'è di meglio, ma proprio molto di meglio. Il problema però è questo: che ispirano curiosità e voglia di capire veramente fin dove l'idiozia umana può spingersi.
Se volete ascoltare il top del genere, come ho detto in precedenza, andate a riprendere i buoni vecchi Carcass. Ma se volete farvela sotto dalle risate, il bestial Metal dei nostri 4 italiani allora vi farà contenti.
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