Dopo l'uscita di "Medùlla", capolavoro assoluto della maghetta islandese e prima della sottovalutatissima colonna sonora "Drawing Restraint 9", uscì questo album in cui Madame Betulla trova il tempo di far beneficienza, fornendo una parata di suoni diversissimi e struggenti.
Chiama, quindi, a raccolta musicisti misconosciuti e dai generi più disparati, che possano remixare o reinterpretare "Army Of Me", uno dei pezzi più noti ed aggressivi dell'artista, in cui Bjork protesta contro l'apatia su una ritmica metallica, che sembrano i Led Zeppelin remixati da Aphex Twin. Il risultato del progetto risulta davvero sensazionale e spiazzante: al suo interno c'è praticamente la storia della musica, in cui "Army Of Me" viene distrutta o costruita secondo ambiti musicali opposti e contrari: dal metal degli Interzone, al crossover linkin park style dei Random, passando per l'easy listening dei Grisbi, alla musica classica, all'elettronica sperimentale, arrivando con la dance, l'acappella, l'elettronica da camera, il glitch-pop, l'hard rock, il country... "Army Of Me" è uno scrigno segreto, in cui si possono ottenere suoni provenienti da mondi sconosciuti, mai troppo criptici ma nemmeno banali: ogni pezzo è differente dal successivo e ogni passo è un'esplosione di creatività (si pensi al bellissimo e gioioso remix da videogioco di Tor Bruce, così pieno di idee da non sembrare "Army Of Me")...
Si balla, si sogna, ci si spaventa, ci si fa ammaliare... praticamente un disco giusto per ogni occasione, con emozioni completamente diverse, Un album che sa accontentare tutti nella sua etereogenità, forse ambizioso, ma di certo un capolavoro da riscoprire nella discografia di Miss Gudmunsdottir. Come al solito, l'islandesina ha fatto centro...
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