Sono passati praticamente 13 anni dall'ultima serie, la terza, di Boris... Da qui parto con un "vi aspettavate di essere rimasti nel 2007?". Ne son cambiate di cose, a partire dal fatto che c'è stata una pandemia, guerre di cui ci siamo accorti ora, come se prima non ce ne fossero mai state, governi rapidi e non indolori e via dicendo. Partiamo con questa dannata recensione, me lo dico da sola che mi stavo già innervosendo, sempre da sola. Allora, Boris 4 non è come le serie precedenti, fin qui siamo tutti d'accordo, ma parto col dire che a me è piaciuta, nel deserto cosmico di satira e ironia che ci accompagna da svariati anni, io e dico io, ho riso come una deficente di fronte all'analisi lucida di un'era di "piattaforme", algoritmi poco matematici e figure professionali al limite dell'accettabile. Il ritmo c'è, si nasconde nei meandri di un attualissimo retaggio culturale che di cultura ha poco e fanno bene gli sceneggiatori a sottolinearlo, del resto hanno fatto sempre così, sono stati sempre sagaci nel ricercare quello che di brutto incorniciava gli anni in cui veniva prodotta la serie ed eccoci qua: la quarta stagione incornicia il nulla cosmico degli ultimi anni e lo fa, magistralmente, facendo credere ai meno arguti, che ci sia poco spessore in questa ultima produzione. Ecco la magia, ecco la genialità (genio!), ecco quello che potevano e hanno saputo fare: la realtà gretta e memorabilmente vigliacca sottoforma di intelligente ironia. Ve lo consiglio? Ma se avete vissuto di battute di Boris per un decennio, che ve lo dico a fare? Guardatelo e poi fatevi le seghine da bastian contrari che tanto piacciono ai morti di fi.. ops di serie tv. Buona visione a chi lo guarderà, buone critiche a chi non lo guarderà e continuerà a leggere i titoli perché fa fatica, uff se fa fatica.

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