Certo che non ci fosse un qualcuno di nostra conoscenza, a certi dischi non ci penserebbe nessuno... scherzi a parte, il secondo lavoro dei British Sea Power si sta dimostrando senza dubbio una delle conferme più gradite di questa stagione musicale, almeno per quanto riguarda la scena indie, e merita qualche parolina a riguardo... direi anzi che si tratta di uno dei migliori album di quest'anno.
Avevamo lasciato la truppa di Yan e di suo fratello Hamilton in piena guerriglia, tra le accellerate schizzate e vertiginose dei primi, grandiosi, singoli del 2002 ("Apologies To Insect Life" ad esempio) e gli assalti power pop dei loro inni new wave stralunati ("Remember Me" e la struggente "Carrion") in quello che si rivelò uno dei più convincenti esordi degli ultimi anni.
Ora ritroviamo dei British Sea Power che da quelle sfuriate incontrollate ne sono usciti con ferite e cicatrici: la battaglia è stata vinta, ma a che prezzo.
La stagione di caccia è aperta, ma l'impressione non è più quella di un'armata impazzita e imperiosa, bensì di pazienti di guerra colpiti non mortalmente ma senza dubbio segnati, che meditano nel campo di soccorso e pensano al ritorno a casa... la conseguenza ovvia è che questo "Open Season" è un lavoro molto più mansueto e soffice rispetto al debut di due anni fa, ma era quasi inevitabile.
Il richiamo evocato alle campagne inglesi e a quell'immaginario un po' romantico legato ad esse (che avrebbe fatto felice William Wordsworth) è palese sin dall'iniziale "It Ended On An Oily Stage" primo singolo estratto, dall'incidere epico e malinconico.
Abbiamo poi l'omaggio (a partire dalla squisita produzione) agli Echo & The Bunnymen (band di riferimento per questo disco) di "Be Gone" in cui è ancora Yan a declamare con enfasi versi fatalisti, per poi lasciare spazio al fratello nella sublime "How Will I Ever Find My Way Home" che nella sua dondolante flessione vocale sospesa tra dolcezza e follia rappresenta l'unico vero ponte con il passato: un brano trascinante e in bilico continuo tra compostezza à la XTC e improvvisazione a nervi totalmente scoperti (i 40 secondi finali sono un autentico trauma sonoro), segnalo il testo, bellissimo.
Le atmosfere si fanno di nuovo languide e malinconiche per la maggior parte dell'album, tra una "Like A Honeycomb" nella quale Yan scopre la sua evidente passione per Morrissey e una "The Land Beyond" avvolta da suggestioni folk psichedeliche dei migliori Belle & Sebastian.
I British Sea Power in questo meditare tra le foglie e gli alberi delle foreste inglesi trovano però il loro massimo traguardo emotivo con la bella e trascinante "Please Stand Up" introdotta da un riff di chitarra irresistibile e da un ritornello che se possibile perfeziona ulteriormente quello (già memorabile) di "Carrion", tra cieli che cambiano sfumature e toni in continuazione e uccellini che cinguettano allegri e indifferenti.
Sensazioni bellissime.
Giudicando l'album, non bisogna cadere nel tranello del paragone con il passato e con la furia noise pop dei primi EP: in questo caso il percorso dei British Sea Power appare assolutamente coerente, forse un pò prematuro, ma non è questo il punto. Una band che riesce ad evocare i Joy Division ("Oh Larsen B") senza scimmiottarli, di questi tempi, ha del talento che per il momento presenta ancora grandissimi margini di miglioramento: bisogna solo capire cosa interessa davvero a questi eroi di guerra... la fama, la gloria, il denaro?
Finchè continueranno a cantare di pattinaggi sul ghiaccio vittoriano o utilizzare quell'enigmatico e affascinante linguaggio aulico che li ha resi davvero un caso unico nella scena britannica, la risposta è scontata.
I British Sea Power sono una band "vera" che vive avventure vere, e per il momento ci basta questa manciata di canzoni ad alta intensità per prepararci all'estate che sta per finire e a un altro autunno che sta per nascere.
Rompete le righe.
Elenco tracce testi e video
04 Like a Honeycomb (04:32)
Mother
Maiden aunt or brother
On the masonary, and there are others
Like you, beheaded lover
In the cemetery
Seems rather sad to me
Oh seems rather sad to me
Oh amour centenary
Available for all to see
But in between the morning and the evening light
Is how the days go by
And in between the evening and the morning light
Oh don't the stars look nice
But in between the evening and the morning light
Is how the days go by
And in between the evening and the morning light
Oh don't the stars look nice
At first the settings broke
Now the machinery stops
And the country's all sectioned off
Like a honeycomb
Oh cells and foam
Like separated bones
Have you been waiting for long?
Oh in between the morning and the evening light
Is how the days go by
And in between the evening and the morning light
Oh don't the stars look nice
In between the evening and the morning light
Is how the days go by
And in between the evening and the morning light
Oh don't the stars look nice
And oh, oh oh
Oh ain't it going well?
And oh, oh oh
But it's so hard to tell
It's like everything you never said
But always meant to say
It's like everything you never did
And did it anyway
But in between the morning and the evening light
It's how the days go by
In between the evening and the morning light
Oh don't the stars look nice
05 Please Stand Up (02:59)
Oh take me somewhere quiet please
These motorway exit gates
Are calling to me dearly
And I need a place to go
And even numbers on a timetable
Arrivals and departures and
Those places' names
Never seemed so strange before
If there's anyone asking, did you get a rush?
There's no point in asking if it wasn't enough
There's nobody else here, so please stand up
If there's anyone asking, did you get a rush?
There's no point in asking, it wasn't enough
There's nobody else here, so please stand up
The occultation of a summer sun
Was burning holes in everyone
Defenceless, what was left inside could finally escape
It seemed as if the streets had melted
It seemed as if the air was scented
I wish all of time could be like this
If there's anyone asking, did you get a rush?
There's no point in asking, it wasn't enough
There's nobody else here, so please stand up
Oh oh, oh my love
If there's anyone asking, did you get a rush?
There's no point in asking, it wasn't enough
There's nobody else here, so please stand up
And then all of the sudden it's all better better
A little excitement makes us wetter wetter
Oh my love
Again, again, again, again my love
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